“La cosiddetta ‘pandemia dei non vaccinati’” indica “con forza la necessità di incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi” e di “proseguire con il completamento dei cicli primari”. È quanto scrive il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo in una circolare con la quale chiede alle Regioni di “rinforzare l’opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione” anti covid.
A oggi “le Autorità sanitarie hanno fornito indicazioni sulla somministrazione delle dosi ‘booster’ secondo il solo criterio anagrafico”, vale a dire gli over 60, “eccetto il personale sanitario e i soggetti con elevata fragilità e i soggetti vaccinati con prodotto monodose. Pertanto, al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target (ad es. comparto scolastico, sicurezza/difesa, etc.), salvo eventuali future raccomandazioni da parte delle competenti Autorità sanitarie”.
“Programmarla a partire dal 181esimo giorno dall’ultima somministrazione, ossia immediatamente dopo la scadenza dei sei mesi fissata da Aifa e ministero della Salute, scrive nella circolare dal titolo “Indicazioni sulla prosecuzione della campagna vaccinale”. “Le evidenze scientifiche sull’andamento dei contagi in funzione del tempo intercorso dalla vaccinazione/guarigione prevedono il probabile futuro allargamento dell’offerta vaccinale alla platea 5-11 anni e, soprattutto, l’incremento dei casi positivi in concomitanza dell’inizio della stagione delle grandi malattie respiratorie, suggeriscono l’opportunità di calendarizzare la somministrazione delle terze dosi rispettando senza indugio le tempistiche indicate dalle Autorità sanitarie, ovvero a partire dal 181 giorno dal completamento del ciclo vaccinale primario”.
Una pianificazione in tal senso della somministrazione delle dosi “booster”, sostiene il commissario, “risponderebbe anche alle necessità di assicurare uno sviluppo della campagna vaccinale omogeneo su tutto il territorio nazionale, programmare con precisione gli approvvigionamenti dei farmaci, dei presidi e dei materiali sanitari necessari all’effettuazione delle vaccinazioni, consentire l’eventuale somministrazione concomitante del vaccino anti-influenzale nei confronti delle categorie di soggetti per le quali tale vaccinazione stagionale è raccomandata, gestire la macchina organizzativa ancora in campo, tenendo conto della razionalizzazione degli hub tuttora in corso”.
I dati mostrano “un rialzo dellacurva epidemica, con un progressivo incremento dell’incidenza settimanale di nuovi casi e dell’Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 0,96 (ancora al di sotto della soglia epidemica), rispetto a 0,86 della scorsa settimana e 0,83 dell’ultima settimana di settembre”. Tuttavia “alla crescita dei contagi non corrisponde, per ora, un incremento proporzionale di ospedalizzazioni: secondo le rilevazione aggiornate al 3 novembre, 3.029 persone sono ricoverate con sintomi in degenza ordinaria e 381 in terapia intensiva, a fronte rispettivamente di 3.198 e 440 soggetti ricoverati al 30 settembre scorso”.
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