Ddl Zan affossato, proteste a Udine: "Vergogna"
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Ddl Zan affossato, proteste a Udine: "Vergogna"

Una rete di associazioni si è data appuntamento nella città friulana per protestare contro la cosiddetta 'tagliola' che ha bloccato la legge contro l'omofobia

bandiera lgbtqia+
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30 Ottobre 2021 - 17.08


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Le proteste dopo la tagliola che ha pensalizzato il disegno di legge Zan, sono state molte. Mani alzate al grido di “vergogna” oggi in piazza a Udine per la manifestazione organizzata da una rete di associazioni, coordinate da Arcigay Friuli, contro lo stop al cammino del ddl Zan in Parlamento.
Alcune centinaia le persone che hanno fatto sventolare bandiere arcobaleno ed esposto striscioni, a sottolineare la necessità di continuare senza sosta la battaglia contro tutte le discriminazioni.
“Solitamente le persone elette in senato si fanno chiamare onorevoli – ha detto il presidente di Arcigay Friuli Luca Vida -, ma il becero teatrino a cui abbiamo assistito mercoledi’ non ha nulla di onorevole”.
Vida, chiedendo a più riprese ai partecipanti di alzare le mani “se in qualche modo avete subito discriminazioni o le hanno subite persone a voi care”, ha evidenziato che “omolesbobitransfobia, misoginia e abilismo sono crimini d’odio così come razzismo, xenofobia e altre: per questo era necessaria l’estensione della legge Mancino voluta dal ddl Zan, perche’ non tutela sufficientemente le donne, la comunita’ Lgbtqia+ e le persone con disabilita’”.
Il presidio, al quale secondo gli organizzatori hanno preso parte circa 500 persone, e’ stato promosso, tra gli altri, da Arcigay Friuli e Arcigay Trieste e Gorizia, Agedo, Alfi Lune, Rete Lenford, Famiglie Arcobaleno Fvg, Fvg Pride, con l’adesione di altre associazioni del territorio regionale, tra le quali Anpi Fvg, Arci Ud-Pn, Donne in Nero, Cgil Fvg e Jotassassina.
“Queste nostre mani alzate – ha concluso Vida – sono la miglior risposta a chi dice che una legge come il ddl Zan non serve per far uscire il nostro paese dal Medioevo. Arcigay Friuli continuera’ a portare avanti la cultura del rispetto con o senza l’aiuto delle istituzioni e lo faremo unitamente alle altre associazioni del territorio, perche’ la resistenza continua”.

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