Una chiamata alle armi. Alle armi politiche: non c’è giornale di area o militante di Forza Italia o della destra (e altri intervistati ad hoc) che non si stia schierando a fianco di Berlusconi al quale il tribunale, dopo numerosissime assenze per motivi di salute , ha chiesto di sottoporsi ad alcune perizie, tra cui quella psichiatrica.
Una richiesta di fronte alla quale – per combinazione o magia – il padrone di Forza Italia ha rinunciato al suo diritto di far saltare le udienze in sua assenza.
E ora è tutto uno stracciarsi di vesti.
“Il presidente Berlusconi è vittima di un accanimento senza precedenti: la richiesta della perizia psichiatrica è stata un gratuito insulto alla sua storia e ai milioni di italiani che lo hanno votato. Non ci si può credere…”.
Così Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le autonomie, in un’intervista al “Corriere della Sera”. “Nonostante questo il nostro leader ha reagito con dignità e senso dello Stato. E ciò conferma che è un uomo delle istituzioni e si meriterebbe che questo fosse riconosciuto dal Paese. Però se qualcuno pensa che tutto ciò cl distoglierà dal contribuire alla messa in sicurezza dell’Italia, non conosce Berlusconi e non conosce FI”, conclude.
C’è da chiedersi: in una circostanza simile se un imputato qualsiasi avesse mandato certificati medici su certificati medici non sarebbe stato sottoposto ad accertamenti?
Perché quello che pochi dicono è che il processo sta allegramente galoppando verso la prescrizione…
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