Bocciato a scuola viene promosso dal Tar: "La colpa è della Dad"
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Bocciato a scuola viene promosso dal Tar: "La colpa è della Dad"

Lo ha stabilito dal Tar della Puglia accogliendo il ricorso dei genitori di un alunno del liceo scientifico. A causa della didattica a distanza uno studente del primo anno del liceo scientifico non ha potuto frequentare i corsi di recupero

Manifestazione contro la didattica a distanza (Dad)
Manifestazione contro la didattica a distanza (Dad)
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14 Settembre 2021 - 15.12


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Annullata la bocciatura di uno studente di Bari, che a causa della didattica a distanza non ha potuto frequentare alcun corso di recupero.
Lo ha stabilito dal Tar della Puglia accogliendo il ricorso dei genitori di un alunno del primo anno di un liceo scientifico.
“La straordinarietà di un anno scolastico caratterizzato dalla non facile organizzazione di lezioni in una modalità inedita e tale da privare gli studenti del contatto indispensabile con docenti e habitat scolastico spiegare a sufficienza il carente profitto scolastico, da ricercare nelle problematiche connesse alla didattica digitale”, si legge nella sentenza secondo cui è stata proprio la Dad la principale causa della bocciatura dello studente, in particolare in quanto alunno di prima superiore.
Infatti i giudici hanno tenuto conto di come “l’anno scolastico 2020/2021 ha fatto registrare un larghissimo impiego della didattica a distanza, il che ha senz’altro costituito fattore di notevole difficoltà, con inevitabili ripercussioni sull’andamento scolastico dei singoli discenti.
La mancanza di corsi di recupero o la non continua attivazione degli stessi – si legge nella sentenza – ha impedito al giovane discente di acquisire piena consapevolezza delle criticità nella preparazione maturata fino ad un certo punto, onde rimediare ad un profitto certamente non adeguato in alcune discipline, ma perpetuatosi a motivo delle oggettive difficolta legate ad una modalità non ortodossa nello svolgimento delle lezioni, tanto più per un alunno di prima superiore”.
Per giungere a questa decisione il Tar ha tenuto conto del parere del preside del liceo, contrario alla bocciatura dello studente: “A mio avviso non si doveva bocciare nessuno quest’anno, per gli ovvi motivi che conosciamo: la Dad non è assolutamente paragonabile alla didattica in presenza”.

 

Quello dello studente del primo liceo non è l’unico caso. Alcuni giorni fa, lo stesso Tar aveva rifiutato un altro ricorso contro la bocciatura di un alunno di una scuola della provincia. Ma in quel caso l’ impreparazione dell’alunno, secondo la sentenza, non è stata ritenuta come effetto delle difficoltà connesse alla didattica a distanza.

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