Salvini va in 'pellegrinaggio' a Santa Maria Capua Vetere, ma non per condannare le violenze
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Salvini va in 'pellegrinaggio' a Santa Maria Capua Vetere, ma non per condannare le violenze

Il capo della Lega imperterrito nella sua linea di difesa ad oltranza dell'indifendibile. Eppure sta in un governo che ha usato parole durissime contro gli abusi

Matteo Salvini all'uscita dal carcere di Santa Maria Capua Vetere
Matteo Salvini all'uscita dal carcere di Santa Maria Capua Vetere
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1 Luglio 2021 - 18.52


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Salvini non ha espresso ancora alcuna parola di condanna contro le violenze che si sono verificate nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Questo preoccupa molto dal momento in cui, il leader della Lega, è un esponente del Governo. Anche la ministra alla Giustizia, Marta Maria Carla Cartabia, si è esposta dicendo che ciò che è accaduto nelle carceri è vergognoso.
Il segretario della Lega Matteo Salvini sta per arrivare nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, al centro delle polemiche per le violenze contro alcuni detenuti da parte di agenti della polizia penitenziaria.
Salvini parlerà con il comandante e con gli agenti in servizio e al termine rilascerà dichiarazioni.
Il segretario del Sappe: la situazione era sfuggita di mano
La situazione è sfuggita di mano”. Lo dice Emilio Fattorello, segretario del sindacato di polizia penitenziaria Sappe intervenuto fuori al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove a momenti è atteso il segretario della Lega Matteo Salvini.
“Reagiamo alla gogna mediatica – ha aggiunto -. Prendiamo le distanze da quelle immagini, lì vediamo la frustrazione della polizia penitenziaria ma la situazione é tecnicamente sfuggita di mano. Non è l’unica perquisizione del genere. Tecnicamente qui è sfuggita di mano la situazione, come Bolzaneto”.
Le parole di Salvini all’uscita dal carcere di Santa Maria Capua Vetere
“Ritenevo mio dovere essere qua a ribadire che chi sbaglia paga, soprattutto se indossa una divisa. Questo però non vuol dire infamare e mettere a rischio la vita di 40 mila donne e uomini in divisa del corpo della polizia penitenziaria che rendono questo un Paese più sicuro. La giustizia faccia il suo corso e, se ci sono stati abusi e violenze, vanno puniti. Ma non accetto le minacce di morte, gli insulti, gli attacchi, anche da parte di clan della camorra”. 
Lo ha detto Matteo Salvini all’uscita dal carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che ha deciso di visitare dopo l’indagine sulle violenze avvenute nel penitenziario il 6 aprile 2020.
“Ringrazio le forze dell’ordine, quell’1% che sbaglia va punito. Se qualche detenuto è stato oggetto di violenza – ha detto – è inaccettabile, il carcere deve essere un lungo sicuro per tutti. Le scuse alle famiglie sono sacrosante e dovute. Ma mettetevi nei panni di un agente penitenziario che in ogni parte d’Italia deve lavorare”.

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