Attraverso il loro legale Giulia Bongiorno, i genitori della ragazza italo-svedese che ha denunciato di essere stata stuprata dal figlio di Beppe Grillo hanno commentato il video del garante del M5s in cui, in difesa del figlio, afferma che “chi denuncia dopo 8 giorni è strano”: “Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante”.
“Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l’angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell”’inedito”, dicono ancora i genitori della giovane, che aveva denunciato il presunto stupro al suo ritorno a Milano da una vacanza in Costa Smeralda.
Le accuse della Procura di Tempio Pausania al figlio di Grillo e agli tre ragazzi sono molto gravi. “Costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno”, “afferrata per la testa a bere mezza bottiglia di vodka” e “costretta ad avere rapporti di gruppo” dai quattro giovani indagati che hanno “approfittato delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica” di quel momento. Eccolo, nero su bianco, l’atto di accusa della Procura di Tempio Pausania (Sassari) a carico di quattro ragazzi della Genova bene, tra cui Ciro Grillo. Pagine su pagine di orrori, come apprende l’Adnkronos, raccontati dalla giovane studentessa italo-svedese S.J, di appena 19 anni, che avrebbe subito, nella notte tra il 15 e il 16 luglio del 2019, una violenza di gruppo nella villa in Costa Smeralda di proprietà di Grillo. Come si legge nelle carte della Procura “il residence è stato individuato grazie a un selfie scattato” dalla giovane ragazza ed “è riconducibile a Beppe Grillo”.
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