Parole dure e nette: l’arcivescovo di Ferrara, ribattezzato il ‘vescovo dei migranti’ perché da sempre in prima linea per i rifugiati anche da direttore generale per tanti anni della fondazione Cei Migrantes, plaude ad Enrico Letta, neo segretario del Pd, che ha ripreso il discorso sullo ius soli. Monsignor Giancarlo Perego giudica “strumentali” e “ideologiche” le polemiche sollevate da Salvini e dalla Meloni sullo ius soli sostenendo che la priorità è quella dell’emergenza coronavirus.
“Mettere in contrapposizione le due cose – osserva il vescovo Perego – è sbagliato ed è proprio di chi vuole usare ideologicamente la contrapposizione mentre è un dato di fatto che il discorso deve essere ripreso per il bene dell’Italia e dei suoi cittadini coniugando la tutela dei diritti, la promozione e l’integrazione sul solco del Papa”.
L’arcivescovo di Ferrara ha ascoltato il discorso di Letta: “Il discorso mi è sembrato programmatico, non legato a come si affronta la situazione del Covid in questo momento. Che poi il tema dello ius soli sia uno dei temi del futuro per la convivenza civile in Italia e di una modalità di governare l’immigrazione è un dato che portiamo avanti ormai da dieci anni, a partire dalla Settimana sociale dei cattolici di Reggio Calabria, ed è uno dei punti di partenza per una lettura dell ‘immigrazione che esca da quella puramente securitaria : i milioni di bimbi che sono nati qui o hanno fatto un percorso di studio qui, quindi lo ius soli inteso come ius culturae, è una proposta intelligente per un governo futuro di questo nostro Paese al di là dell’emergenza sanitaria”.
Ecco perché mons. Perego alle polemiche sollevate da Salvini e Meloni risponde: “La contrapposizione di due cose importanti in tempi magari diversi e in momenti diversi è sbagliata. E invece necessità per la vita sociale e politica del nostro Paese arrivare ad una estensione della cittadinanza e del diritto alla partecipazione alle elezioni almeno amministrative del mondo dell’immigrazione. Si tratta di due punti che il mondo associativo ed ecclesiale nelle Settimane sociali avevano già presentato come aspetto urgente”.
Ecco perché il discorso del neo segretario del Pd sullo ius soli, per mons. Perego va letto “come aspetto programmatico ed intelligente per programmare le nostre città e rendere responsabili le persone che nascono e vivono nel nostro Paese. Per non fare cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Argomenti: giorgia meloni matteo salvini