Commercialisti della Lega: Milano parte civile al processo su Lombardia Film Commission, ma la regione no
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Commercialisti della Lega: Milano parte civile al processo su Lombardia Film Commission, ma la regione no

La consigliera regionale del Pd Paola Bocci: "Non lo fa perché gli imputati sono riconducibili alla Lega? Perché qualche responsabilità ce l’ha anche la Regione?". 

Michele Scillieri
Michele Scillieri
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5 Marzo 2021 - 21.43


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I motivi si sanno, visto che è una inchiesta nella quale sono coinvolti i commercialisti della Lega. Ma la domanda è legittima.

“Il Comune di Milano ha deciso di costituirsi parte civile nel processo che riguarda Lombardia Film Commission, perché se reato c’è stato, come io credo, i cittadini si sono visti sottrarre risorse pubbliche. La Regione dovrebbe fare lo stesso, a maggior ragione, e perché non lo fa? Perché gli imputati sono riconducibili alla Lega? Perché qualche responsabilità ce l’ha anche la Regione?”. 

Lo ha dichiarato la consigliera regionale del Pd Paola Bocci in una nota.

“L’assessore Galli ha sostenuto – ha aggiunto Bocci – contro le evidenze che stanno emergendo dall’inchiesta, che l’operazione dell’acquisto del capannone era congrua e legittima, e ha respinto tutte le nostre richieste di fare chiarezza e perfino di rescindere i rapporti con Scillieri, riconfermato consulente dell’ente come se nulla fosse, e che ha patteggiato una pena di tre anni e quattro mesi. Come mai la Regione non fa la scelta più corretta per i cittadini, seguendo l’esempio del comune di Milano? Va ancora, sempre, tutto bene?”, conclude Bocci.

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