Nei giorni del Festival, la città di Sanremo è tornata in zona arancione e la decisione ha scatenato l’ira dei ristoratori: “Sembra una presa in giro, ci hanno fatto aprire per tre giorni, abbiamo fatto la spesa, speravamo di ripartire. Per carità, la salute viene prima di tutto. A questo punto però potevano proprio evitare di farci aprire”.
“Se può servire per la sicurezza è bene, ma è difficile capire l’utilità di un provvedimento così restrittivo quando qui nonostante il festival non gira nessuno” dicono Alessandro e Sara, residenti della città dei fiori. “Non ci si capisce più niente, siamo in uno stato confusionale, non siamo più lucidi” dice la titolare del Caffè Ducale in via Matteotti.
“Hanno rotto, se si chiude ci devono essere gli aiuti sennò si sta aperti perché le spese non si bloccano e gli affitti, le bollette e i fornitori non fanno sconti” tuona ancora il titolare di Marzio Bistrot.
Argomenti: covid-19