I presidi chiedono cautela sul rientro al 100% a scuola: "Difficile pensarci adesso"
Top

I presidi chiedono cautela sul rientro al 100% a scuola: "Difficile pensarci adesso"

Il presidente dell'Associazione Giannelli: "Ci sono ragazzi e docenti in spazi limitati e le varianti si stanno diffondendo. Abbiamo chiesto un'accelerazione dei vaccini"

Scuola
Scuola
Preroll

globalist Modifica articolo

16 Febbraio 2021 - 09.26


ATF

Tra didattica a distanza e aule non riempite definitivamente, la scuola prova a ripartire, ma le varianti spaventano e si rischia un nuovo allontanamento dalle classi.

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi ha spiegato quale sia l’obiettivo a lungo termine.

“Tornare a scuola al 100% è un obiettivo che ci poniamo tutti, il problema è se in queste situazioni sia possibile. In questo momento è difficile pensarci, ma è un obiettivo di lungo termine al quale dobbiamo prestare attenzione. Non a caso abbiamo chiesto un’accelerazione della campagna vaccinale”.

“La variante si sta diffondendo all’interno popolazione e bisogna stare attenti soprattutto in quegli ambienti come le aule dove ci sono molti ragazzi e docenti in spazi abbastanza limitati. Al momento mancano rilevazioni ufficiali sul rendimento dei ragazzi rispetto all’adozione della didattica a distanza, non a caso ho chiesto se ne possa occupare l’Invalsi, Istituto Nazionale per Valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, così da avere un monitoraggio effettivo, scientifico su basi oggettive che possa essere realizzato in tutte le classi. Pensare a una ripresa settembre con un monitoraggio e un piano recupero che possa effettivamente colmare queste lacune mi sembra un buon orizzonte di politica scolastica”, ha affermato poi Giannelli.

Leggi anche:  Valditara mette sotto i tacchi Costituzione e autonomia scolastica: aule chiuse solo per festività ufficiali

“Abbiamo un forte bisogno di capire dove ci sono sacche povertà ed esattamente in cosa consistono. La pandemia ha acuito situazioni che già esistevano – ha aggiunto – La situazione è molto differenziata sia a livello geografico sia a livello di singola classe, dipende dalle singole situazioni, tanti ragazzi non sono riusciti a collegarsi in maniera efficace, a seconda della situazione della famiglia l’efficacia della dad è stata diversa. Bisogna vedere dove le competenze sono carenti, soprattutto negli istituti superiori dove quest’anno è stato più sofferto, con stop and go continui”.

 

Native

Articoli correlati