Sileri sul vaccino: "Non illudiamoci, serviranno mesi per riprenderci le nostre vite"
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Sileri sul vaccino: "Non illudiamoci, serviranno mesi per riprenderci le nostre vite"

Il viceministro della Salute: "Sicuramente passerà tutta la metà del 2021, forse anche l'autunno. La stagionalità del virus può esistere, noi l'abbiamo provata"

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31 Dicembre 2020 - 10.24


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Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, ospite a Radio Cusano Campus, parlando della campagna vaccinale ha ribadito che “non possiamo permetterci errori, dobbiamo farci trovare pronti. Se arrivano 400mila dosi a settimana, quelle dosi dovranno essere consumate nella stessa settimana. Personale sanitario in grado di vaccinare la popolazione c’è. In Manovra abbiamo inserito una norma per far partecipare le farmacie, ci sono anche gli odontoiatri che chiedono di essere parte attiva della vaccinazione, pensate dunque quale possa essere la presenza ramificata sul territorio per garantire la vaccinazione”. 
“Si tratta di raggiungere ovunque la popolazione – ha spiegato – facendo capire che il Servizio sanitario nazionale è ovunque e tutti sono pronti a contribuire a questa battaglia che è la vera svolta. Il vaccino è la soluzione migliore che abbiamo oggi per coloro che non si sono ammalati”, mentre “per coloro che si sono ammalati la soluzione ad esempio è quella degli anticorpi monoclonali, per cui mi sto battendo”.
“Non illudiamoci – avverte Sileri – serviranno molti mesi per riprenderci completamente la nostra vita, sicuramente passerà tutta la metà del 2021, forse anche l’autunno. La stagionalità del virus può esistere, noi l’abbiamo provata. È chiaro che arrivati a giugno avremo due cose a nostro favore: se verranno consegnati tutti i vaccini e noi saremo bravi a vaccinare, arriveremo alla fine del secondo trimestre con diversi milioni di italiani vaccinati. Poi vi sarà una parte di popolazione italiana che avrà già avuto il virus e una parte di immunità rimane. Per il resto, se l’adesione alla vaccinazione dovesse essere bassa, qualcosa dovrà essere fatta”.

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