Il sindaco leghista di Ferrara Alan Fabbri ha definito i migranti "tumori da estirpare"
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Il sindaco leghista di Ferrara Alan Fabbri ha definito i migranti "tumori da estirpare"

"Violenti, spacciatori e bivaccatori seriali, che altro non fanno che rendere meno sicura la nostra città - si legge ancora sui social

Alan Fabbri con Salvini
Alan Fabbri con Salvini
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1 Ottobre 2020 - 20.30


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Per il sindaco di Ferrara Alan Fabbri i clandestini, come ha scritto su facebook, sarebbero ‘un tumore da estirpare’. Una violenza vergognosa che ha immediatamente suscitato reazioni di protesta. 
“Violenti, spacciatori e bivaccatori seriali, che altro non fanno che rendere meno sicura la nostra città – si legge ancora sui social – Devono solo tornare da dove sono venuti. Per noi non sono né risorse né persone da integrare a nostre spese” ha scritto Fabbri nel suo disgustoso delirio razzista, a commento della notizia “del rigetto di 134 permessi dall’inizio dell’anno e di 12 revoche di permessi di soggiorno” nella città estense, “quasi tutti per motivi legati alla pericolosità sociale e clandestinità di chi aveva chiesto protezione internazionale”.

“Se chiedi la protezione internazionale la devi meritare, lavorando onestamente e rendendoti utile alla collettività che ti ospita”, ha proseguito Fabbri, facendo i complimenti “al questore Capocasa per questi risultati e per aver visibilmente intensificato i controlli nelle zone più frequentate da queste persone”.

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