In ricordo di monsignor Lorenzi Chiarinelli, un vescovo amico
Top

In ricordo di monsignor Lorenzi Chiarinelli, un vescovo amico

Dopo essere stato vescovo di Viterbo, sua ultima sede, si era ritirato nella sua casa di Rieti apprezzato e avvolto nell’affetto di tutti

Monsigor Lorenzo Chiarinelli
Monsigor Lorenzo Chiarinelli
Preroll

Nuccio Fava Modifica articolo

4 Agosto 2020 - 14.29


ATF

L’avevo incontrato di recente al centro studi di  Bagnoregio intitolato a san Bonaventura. Ammiratore e studioso del successore di san Francesco come papa Benedetto XVI che gli aveva dedicato la tesi di laurea, suo amico da sempre, amicizia proseguita con frequenti incontri e dialoghi mai interrotti.

Dopo essere stato vescovo di Viterbo, sua ultima sede, si era ritirato nella sua casa di Rieti apprezzato e avvolto nell’affetto di tutti con discrezione e cordialità aveva rapporti frequenti con il vescovo monsignor Pompili.
Insieme hanno accolto papa Francesco nella visita a Greccio dello scorso Natale. Personalmente ho avuto la fortuna e la gioia di incontrarlo negli anni universitari della Fuci, specie durante le belle passeggiate estive tra i boschi di Camaldoli: ogni passo, ogni sosta erano occasione di riflessione e approfondimento, sguardi ed aperture di orizzonte sui problemi della chiesa, le angustie della politica, lo strazio per le stragi e  la tragica fine di Aldo Moro che neppure lo straordinario appello di papa Montini riuscì a smuovere il cuore ottuso dei feroci brigatisti.

Leggi anche:  Papa Francesco chiede di indagare per capire se a Gaza sia in atto un genocidio

Ma il contributo del nostro amico futuro vescovo non smarriva mai la dimensione religiosa e al fondo il grande mistero dell’esperienza umana incomprensibile senza lo sforzo di misurarsi quotidianamente anche col valore del sacrificio del dolore e della possibile sconfitta.

Perché altro resta il nostro destino , altro deve essere il senso della nostra fatica e della stessa morte perché all’OLTRE siamo destinati.

Native

Articoli correlati