“Se non collababori, se non mi dai lavoro, in un modo o nell’altro ti frego e rimando in Brasile”. Sono le minacce che il comandante della Stazione Levante dei carabinieri di Piacenza, il maresciallo Marco Orlando, avrebbe rivolto ad una transessuale in diverse occasioni già un anno e mezzo fa, quando il ‘sistema criminale’ messo in piedi nella caserma, secondo le accuse della procura, era ancora sconosciuto.
La trans – una brasiliana da tempo a Piacenza che ha chiesto di esser chiamata Francesca – tramite il suo avvocato Elena Concarotti ha presentato ai magistrati una richiesta di essere sentita come persona offesa. “Sono stata minacciata più volte” racconta, sostenendo di esser stata obbligata a fare sesso e di esser stata picchiata una volta all’interno della caserma.