Sala vuole fermare così la movida: "A Milano niente bevande da asporto dopo le 19"

Il sindaco di Milano: "È chiaro che io vorrei evitare chiusure a tutela di chi sta lavorando, però, è altrettanto chiaro che questo weekend non è stato un weekend sereno"

Beppe Sala
Beppe Sala
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25 Maggio 2020 - 09.14


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A Milano niente bevande da asporto dopo le 19 a partire da domani. La misura è stata annunciata dal sindaco Giuseppe Sala al termine di un vertice in prefettura e dopo un weekend segnato dalle polemiche per la movida nelle strade di diverse città.

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“Di fatto quello che sanzioneremo sarà il consumo di alcolici in piedi. Queste norme entreranno in funzione da domani sera. Entro domani il questore indicherà le aree presidiate dalle quattro forze di polizia (la polizia di stato, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale, ndr) dislocate nei luoghi particolari della movida”, ha spiegato Sala. “Questo weekend ci ha aiutato a capire ancora meglio, se mai ce ne fosse bisogno, quali sono le aree critiche. Queste decisioni -ha precisato il sindaco- non vietano la possibilità di sedersi, bere e stare con gli altri ma limitano un po’ il rischio e poi vedremo. Metteremo tutte le forze possibili in termini di personale e speriamo che il prossimo weekend sia un po’ meglio di questo”.
Il weekend appena trascorso ha aperto gli occhi dei sindaci italiani: senza regole, purtroppo, la scelleratezza di pochi può essere un disastro per tutti. Sebbene gli italiani che stanno agendo con responsabilità, evitando di uscire o di andare in luoghi affollati, siamo la maggioranza, le immagini dei locali e delle piazze piene soprattutto di giovani in diverse città italiane è un campanello d’allarme. 
Anche Beppe Sala, sindaco di Milano, è intervenuto sull’argomento: “Dobbiamo trovare una formula, oggi mi incontrerò con il prefetto per capire cosa si può fare. È chiaro che io vorrei evitare chiusure a tutela di chi sta lavorando, però, è altrettanto chiaro che questo weekend non è stato un weekend sereno e non possiamo immaginarne un secondo in questo modo”. 
“Evitiamo di metterci in due parti avverse: chi si diverte eccedendo e chi da casa denuncia questi comportamenti. Ricevo centinaia di messaggi, di foto di assembramenti nelle vie, nei parchi”, spiega. “Denuncio tutta la mia frustrazione e anche quella dei sindaci delle grandi città italiani perché quello che si capisce è che gli inviti al buonsenso, alla responsabilità funzionano anche pochino e che è illusorio promettere ai cittadini di riuscire a controllare tutto”, chiosa Sala.

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