Il Governo pensa al 3 giugno per il via libera alla mobilità tra Regioni

Ma su questo punto c'è scontro: e Regioni del Nord, in particolare il Veneto di Zaia e l'Emilia-Romagna di Bonaccini, stanno premendo perché si dia autonomia alle Regioni già da lunedì. 

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15 Maggio 2020 - 15.56


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Con il 18 maggio ormai alle porte, si pensa già alla prossima scadenza, ossia quella che dovrebbe dare il via libera agli spostamenti tra le Regioni. Da lunedì sarà possibile muoversi senza autocertificazione e tutte le attività commerciali saranno riaperte. Per quanto riguarda i confini delle Regioni, la data che si sta prendendo in considerazione è quella del 3 giugno, dopo le festività del 2. Ma alle Regioni sarà lasciata facoltà di decidere se applicare restrizioni più severe, in base ai dati epidemiologici. 
Ma su questo punto c’è scontro: se al Sud si stanno dimostrando molto più cauti sulla riapertura (con l’unica eccezione rappresentata dalla Calabria di Jole Santelli che aveva aperto tutto già da inizio maggio prima di essere riportata all’ordine), le Regioni del Nord, in particolare il Veneto di Zaia e l’Emilia-Romagna di Bonaccini, stanno premendo perché si dia autonomia alle Regioni già da lunedì. 
Per quanto riguarda i Comuni, i sindaci potranno decidere “la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza di un metro”.

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