L'Usigrai: "Vergognoso che Foa non difenda una testata Rai" (Attaccata dalla destra)
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L'Usigrai: "Vergognoso che Foa non difenda una testata Rai" (Attaccata dalla destra)

Continua la polemica per il servizio del Tg1 in cui un primario dell'ospedale di Alzano (in forma anonima) ha accusato l'assessorato al Welfare della Lombardia di aver aperto il pronto soccorso

Marcello Foa
Marcello Foa
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13 Aprile 2020 - 21.00


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L’esecutivo Usigrai ha scritto una nota molto critica nei confronti del Presidente della Rai Marcello Foa, sostenendo di trovare “assolutamente vergognoso che il Presidente della Rai invece di difendere il lavoro di una propria testata trovi modo di fare una lezione di teoria del giornalismo. Per di più da bocciatura all’esame di Stato”. 
Cosa ha detto Foa? Il Presidente della Rai si è espresso sul servizio del Tg1 in cui un primario dell’ospedale di Alzano, in forma anonima e con la voce camuffata, ha raccontato chi diede l’ordine di riaprire il pronto soccorso il 23 febbraio scorso: Luigi Cajazzo, direttore generale dell’assessorato regionale al Welfare, quello guidato da Giulio Gallera. 
Foa ha dichiarato quanto segue: “Premettendo che ogni testata ha la propria indipendenza editoriale, è fondamentale che sia data la possibilità alle parti in causa di rispondere in tempo reale ad accuse mosse oltretutto da fonti anonime, affinché l’informazione sia oggettiva, equilibrata e verificabile. Quanto alla messa in onda di interviste “mascherate”, è un tema delicato e dibattuto anche in ambito accademico. Si tratta – ricorda il presidente Rai – di tecniche diffuse nel giornalismo di inchiesta, ma che vengono usate molto più raramente in un grande telegiornale nazionale, proprio perché facilmente oggetto di controversia e di polemica”.
“Prima di tutto – attacca il sindacato – perché Marcello Foa non ha fatto una verifica della notizia. Avrebbe scoperto che la collega del Tg1 ha chiesto ripetutamente alle persone coinvolte una intervista, ma le richieste sono state ignorate”.
“E poi perché – aggiunge l’Usigrai – mostra di non sapere che è diritto dovere del giornalista tutelare una fonte che chiede riservatezza. E quindi non siamo di fronte a una fonte anonima, ma ad una fonte con un nome, un cognome e un ruolo ben precisi, tutti tenuti riservati come richiede il Testo unico dei doveri del giornalista. Dall’intervista all’AdnKronos Foa esce bocciato come Presidente della Rai e anche come iscritto all’Ordine dei Giornalisti”.

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