Pochi giorni fa Matteo Salvini attaccava Luciana Lamorgese per aver constatato la causticità del periodo storico e il clima d’odio che si sta creando nel paese.
L’ex ministro dell’Interno aveva esortato la collega a mettere da parte le osservazioni di merito e a concentrarsi sulle criticità del paese: “Fossi in lei – ha affermato – – mi preoccuperei di combattere la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra, gli spacciatori, gli assassini. Magari l’odio fosse emergenza: quella vera è la droga che uccide migliaia di persone. Invito il ministro Lamorgese a darsi una mossa”.
Ma anche oggi, a provare che la Lamorgese ha ragione, un episodio di violenza a sfondo razziale.
Un palermitano di 20 anni, originario del Senegal, è stato aggredito la notte tra sabato e domenica a Palermo, in via Cavour, centro della movida, da un gruppo di adolescenti che gli hanno dato un pugno in faccia, gridando “negro di m…, vai via da qui”. Il giovane e’ stato soccorso dal 118 e portato all’ospedale Civico. La prognosi e’ di 10 giorni. “Stanotte mio figliolo ritornava a casa da lavoro. Perche’ tutto questo odio solo per il colore della pelle?” dice la madre che ha denunciato l’accaduto alla polizia.
La reazione del ragazzo
Il ragazzo, aggredito a Palermo nel corso di un raid di stampo razzista, ha postato un messaggio sul proprio profilo Facebook, ringraziando le persone – in quel momento la strada era molto affollata – intervenute in suo soccorso: “Vi ringrazio ancora e urlo con voce alta che Palermo e’ una bellissima citta’, accogliente e antirazzista. Ci sono pochi stronzi ai quali consiglio di girare un po’ il mondo e vedere come funzionano le cose. Sono veramente animali, troppo chiusi, essere nero o bianco che senso ha?”. La vicenda e’ stata raccontata sui social. In un post di Ignazio Penna si legge che due giovani sono intervenuti in soccorso del ragazzo quando “si sono accorti che c’era una grande folla disposta a semicerchio, mentre al centro della carreggiata un giovane di colore veniva selvaggiamente picchiato da circa trenta adolescenti”. Dopo l’intervento dei due “gli aggressori sono fuggiti, lasciando la vittima piena di lividi e con la faccia sanguinante. Una folla in giro per la movida non e’ riuscita a fare di meglio che assistere allo spettacolo”.