Non si titano indietro: anche se è fine gennaio, il Papeete è chiuso e (come ha mandato a dire ieri il direttore del locale Marco Valtancoli) anche se forse “congeleranno”, le sardine confermano il bagno al mare a Milano Marittima.
E anzi, alzano l’asticella: “Ovviamente le mute sono proibite”, fanno sapere dalla pagina Facebook ufficiale. Ma, rassicurano, per i temerari che sabato prossimo sfideranno il freddo “sarà assicurata una doccia tra il caldo e il tiepido”.
Per i pesciolini bolognesi, insomma, non si tratta di un gesto sconsiderato, ma di “un gesto ordinario che può fare la storia”.
L’evento che sul social si chiama “Sardine al Papeete 2020, ognuno al suo posto”, vuole far rientrare le sardine in mare, il loro habitat, ma porta con sé una sfida: “Era giusto fare la prima mossa per vedere se i politici sarebbero tornati nel proprio habitat a fare il loro lavoro: quel fantastico mondo chiamato Parlamento in cui si diceva fossero addirittura pagati: un habitat a pagamento”.
E alle domande sul perché “tornare in mare” ora che fa freddo e visto che tutti sono abituati a vederle nelle piazze, le sardine rispondono: “C’è chi dice che sono i gesti folli che cambiano il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo”.
L’immersione al Papeete di Milano Marittima è prevista alle 12 in modo da poter dare a tutti la possibilità di rientrare in tempo per partecipare alle iniziative in ricordo di Giulio Regeni, alle quali dal social si chiede di partecipare, ma senza sagome delle sardine alla mano.
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