Salvini omaggia un seminarista ucciso durante la Resistenza: ma solo per delegittimare i partigiani
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Salvini omaggia un seminarista ucciso durante la Resistenza: ma solo per delegittimare i partigiani

Il capo della Lega visita alla Reliquia Beato Rolando Rivi di San Valentino di Castellarano, un seminarista 14enne ucciso con l'accusa di essere una spia fascista. Nulla per Marzabotto

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9 Gennaio 2020 - 17.15


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Per carità il rispetto per i morti ci deve essere. Ed è anche vero che nella lotta di Liberazione qualche singola pagina singola c’è c’è stata.
Ma è altrettanto vero che la destra italiana amica dei fascisti ha sempre cercato di occultare il grande valore della Resistenza che ha liberato l’Italia dal nazi-fascismo ed è andata con il lanternino a cercare qualsiasi cosa che delegittimasse il grande ruolo due partigiani.
Un giochino triste e ridicolo, come se si potesse occultare l’abominio del fascismo, del nazismo di Mussolini e Hitler e la lotta di Liberazione dietro una storia.
E che è successo? “Oggi facciamo tante cose andiamo nei mercati, nelle fabbriche, in carcere però la cosa a cui tengo particolarmente sono quei 5 minuti”. 
Così il leader della Lega Matteo Salvini annunciando la visita alla Reliquia Beato Rolando Rivi di San Valentino di Castellarano, un seminarista 14enne ucciso durante la guerra di liberazione, nell’aprile del 45, da un gruppo di partigiani che lo accusarono di essere una spia dei fascisti.
 “Sono solo 5 minuti – ha detto ancora Salvini – però è un omaggio a delle vittime purtroppo ricordate da pochi, vittime innocenti della violenza e della ferocia. Quindi la mia giornata oggi passa da quello – ha concluso Salvini – tutto il resto è importante ma viene dopo”.
Aspettiamo con ansia che Salvini vada alla casa dei Fratelli Cervi, davanti a una saga che ricorda le stragi nazi-fasciste e a Marzabotto tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 furono uccise 775 persone.
Quello no.
Ma forse stavolta qualche elettore di sinistra che Salvini si vanta di aver conquistato potrà capire che Capitan Nutella non ama la Resistenza e i partigiani, detesta Bella Ciao e non condanna le stragi nazi-fasciste.

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