Dopo i salumi, un po’ di odio, il vittimismo, oggi il copione della demagogia prevede l’interpretazione del ruolo del martire.
E così è stato: “Se mi vogliono processare, al processo ci vado, ci vado a testa alta, a nome del popolo italiano”.
Lo ha detto Matteo Salvini in un comizio a Scandiano (Reggio Emilia), riferendosi alla decisione che dovrà prendere la Giunta del Senato sul caso Gregoretti. “Io non mollo -ha affermato il capo della Lega- per il mio Paese, per i miei figli, sono pronto a dare anche la vita. Non mi fermo assolutamente. Se avessi voluto la vita comoda avrei fatto il parlamentare del Pd…”.
C’è solo usa capire quale sia il suo paese. L’Italia o la Padania? Perché, come è noto, l’ex ragazzo cambia idea spesso e con grande disinvoltura.
La presenza delle Sardine
Nel frattempo oltre 500 ‘Sardine’ hanno riempito la piazza antistante la Rocca dei Boiardo a Scandiano, accanto a quella principale dove il leader della Lega stava tenendo in concomitanza il suo comizio elettorale. Al grido di “In Emilia non si Lega” i manifestanti hanno cantato anche ‘Bella Ciao’.
Argomenti: matteo salvini sardine