Il filtro razzista dei giornali di destra: due incidenti stradali uguali, ma due titoli molto diversi
Top

Il filtro razzista dei giornali di destra: due incidenti stradali uguali, ma due titoli molto diversi

È triste e frustrante vedere come le segnalazioni a questi due giornali si susseguano e che non ci siano, materialmente, conseguenze.

I titoli
I titoli
Preroll

Giuseppe Cassarà Modifica articolo

6 Gennaio 2020 - 17.05


ATF

Il Giornale che, in coppia con Libero, è il peggio del giornalismo italiano. Non perché di ‘destra’ ma perché totalmente disonesti e ipocriti sui loro contenuti. È normale per un quotidiano avere una linea editoriale: non è normale che si costruisca questa linea sul razzismo e sulla mistificazione delle notizie allo scopo di aizzare le folle.

Il caso in questione è degli ultimi giorni: il 4 gennaio, il Giornale titola che “una donna è stata uccisa in auto da un marocchino ubriaco”; il 6 gennaio, il titolo recita, a proposito dei turisti tedeschi uccisi nell’altoatesino, che i giovani ‘sono stati travolti da un guidatore ubriaco’.

Il guidatore era italiano, ça va sans dire. Non c’è bisogno di specificarlo. Certo, è vero altresì che il ‘marocchino’ era un guidatore, quindi le origini dell’uomo sono state specificate per un motivo. E quel motivo è sempre lo stesso.

Non è finita: Libero non è da meno e le due notizie sono così riportate: “Africano sbronzo uccide 23enne. E non lo arrestano” e “Ubriaco al volante fa strage di turisti tedeschi”. Lo sentite come suona, come quello ‘sbronzo’ sia più infamante di ‘ubriaco’, senza contare l’uso di quel ‘africano’, come se tutta l’Africa fosse paese, dagli egiziani ai nigeriani, dal Congo al Sudafrica.

Leggi anche:  La madre incinta ha un malore, il bimbo di un anno e mezzo le scivola e cade dal quarto piano

È triste e frustrante vedere come le segnalazioni a questi due giornali si susseguano e che non ci siano, materialmente, conseguenze. D’altra parte, però, Feltri e Sallusti sono ormai il corrispettivo del parente razzista alle cene di Natale: li lasci parlare in un angolo, facendo loro credere di contare ancora qualcosa, aspettando che si tolgano di mezzo.

Native

Articoli correlati