Papa Francesco, Mattarella e un 2020 che si presenta come problematico
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Papa Francesco, Mattarella e un 2020 che si presenta come problematico

Il presidente ha segnato tutto il discorso con riferimento anche ai principali problemi italiani, invitando alla Concordia e alla collaborazione cordiale e finalizzata al bene comune.

Mattarella e Papa Francesco
Mattarella e Papa Francesco
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Nuccio Fava Modifica articolo

2 Gennaio 2020 - 20.28


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Il cielo è sempre più blu ma Tv, Social e giornali impazzano sul Povero Papa Francesco costretto a difendersi dall’insistito aggrapparsi al braccio di una donna cinese.
Forse chiedeva aiuto per il generoso figlio studente in Hong Kong e da tempo nelle mani della polizia di Pechino.

Un certo gesto di clemenza invocava la donna grande ammiratrice e sostenitrice della missione del Papa, a difesa dei più deboli senza distinzione di culture, religioni e sesso, come testimonia la sua azione pastorale in giro per il mondo.
Anche al mattino del resto durante la Messa e poi all’Angelus aveva espresso rammarico e chiesto comprensione per il suo errore, aggiungendo che purtroppo Tutti possiamo sbagliare e dobbiamo subito sentirci in colpa e chiedere perdono.
 L’episodio tuttavia destava in certo senso grande rilievo non solo sui social e nelle reti commerciali ma anche in quelle della Rai, trascurando magari i gravi rischi della tensione tra Iran e Usa, l’aggravarsi delle delle nuove fasi sempre più tragiche in Libia e in tante altre parti del mondo compresa l’inarrestabile vampata di fiamme in Australia:  conseguenza della logica deplorevole dei media che del resto rispondono alla maestra Inghilterra secondo la quale ” fa notizia il giornalista che morde un cane, non viceversa”.
Del resto anche il presidente Mattarella nel suo messaggio pacato e colloquiale aveva posto in rilievo la sempre maggiore delicatezza della responsabilità degli operatori dei media collegandola alla responsabilità e alla ricerca verificabile della fondatezza di quanto viene comunicato.
 Si può aggiungere che Mattarella aveva rivolto un grato e riconoscente pensiero al Pontefice con ammirazione per l’azione svolta costantemente a favore dei più umili, non solo in Italia ma in tutti i paesi visitati. Anche in questo caso una linea coerente ha segnato tutto il discorso con riferimento anche ai principali problemi italiani, invitando alla Concordia e alla collaborazione cordiale e finalizzata al bene comune.
 Dai primi segnali le risposte sembrano quantomeno contraddittorie o addirittura del tutto in contrasto. Basta guardare allo sconquasso che prosegue nei 5 Stelle e al panico ormai evidente nello Stato Maggiore raggruppato intorno a  Di Maio.
Con atto di imperio ha espulso Paragone dal Partito, che peraltro si muoveva ormai come un sultano solitario che compie ogni gesto  puntando chiaramente alla rottura.
 Gesto più che clamoroso in un partito che in teoria dispone di rigide regole di convivenza troppe per essere rispettate.
Ci sono poi questioni non meno gravi come la drammatica vicenda di Taranto l’insistenza ossessiva sul reddito di cittadinanza e in modo acritico su quota 100.
Altrettanto grave la posizione non meno intransigente sulla delicata materia della prescrizione e delle concessioni autostradali. Sembra un gioco di società durante le feste natalizie che sono ormai passate che hanno visto un calo complessivo dei consumi e degli spostamenti.
Purtroppo riguardano la vita concreta di milioni di cittadini e del paese intero anche per le sua proiezione in Europa e nel mondo.
L’aveva auspicato con equilibrio, senso della Giustizia e speranzosa fiducia, il Presidente della Repubblica, mostrando meravigliose immagini della stupenda Italia ripresa dal satellite senza alcun pessimismo.
Non saremo certo noi a considerare di superficiale maniera immagini di insieme che danno il segno di quanto sarebbe possibile realizzare al nostro paese con l’impegno Concorde e la responsabilità di tutti.
Mi sento solo di ripetere quanto l’amico e grande poeta Padre Turoldo, pochi giorni prima di morire a Sotto il Monte: ” il già detto è ancora da ridire. Mai la stessa onda si riversa nel mare e mai la stessa luce si alza sulla rosa: né giunge l’alba che tu non sia già altro!”

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