In Largo Passamonti, a Roma, campeggiava da tempo il murale in ricordo di Valerio Verbano, attivista di sinistra di Autonomia Operaia ucciso per mano fascista a soli 18 anni nella sua abitazione di Roma. “La rivolta continua, Valerio Vive” diceva la scritta, gigantesca, sul muro.
Diceva. Perché quel murale non esiste più, fagocitato dalla smania di decoro dell’amministrazione Raggi che, dopo la gaffe del murale di Garibaldi alla Garbatella, ne combina un’altra. Ma dimentica, però, di ripulire le svastiche che campeggiano in ogni strada romana e anche un altro murale, come denunciato dall’assessore ai lavori pubblici del Municipio III della Capitale Francesco Pieroni, uno che dice “I Spada non si toccano”.
Eccole, le priorità della giunta grillina.
Le priorità della Raggi: cancella il murale per Valerio Verbano e lascia quello che omaggia gli Spada
Il murale dedicato al giovane attivista di Autonomia Operaia ucciso dai fascisti nel 1980 è stato cancellato da Largo Passamonti
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14 Marzo 2019 - 17.25
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