Di ritorno da Abu Dhabi, il Papa ha risposto alle domande dei giornalisti sui casi di stupro e abusi sulle suore, in riferimento a un articolo dell’Osservatore Romano che denunciava l’abuso sessuale delle donne consacrate nella Chiesa da parte del Clero.
“Ci sono dei casi, stiamo lavorando” ha detto Francesco e ha poi ricordato: “Papa Benedetto ha avuto il coraggio di sciogliere una congregazione femminile che aveva un certo livello, perché c’era entrata questa schiavitù, anche persino sessuale, da parte dei chierici o da parte del fondatore. A volte il fondatore toglie la libertà alle suore, può arrivare a questo. Vorrei sottolineare che Benedetto XVI ha avuto il coraggio di fare tante cose su questo tema”. E ancora: “Il maltrattamento delle donne – ha spiegato Bergoglio ai giornalisti che volavano con lui – è un problema. Io oserei dire che l’umanità ancora non ha maturato: la donna è considerata di “seconda classe”. Cominciamo da qui: è un problema culturale. Poi si arriva fino ai femminicidi. Ci sono dei Paesi in cui il maltrattamento delle donne arriva al femminicidio. È vero, dentro la Chiesa ci sono stati dei chierici che hanno fatto questo. In alcune civilizzazioni in modo più forte che in altri. Ci sono stati sacerdoti e anche vescovi che hanno fatto quello”. Il Papa ha anche confidato: “io credo che si faccia ancora: non è che dal momento in cui tu te ne accorgi, finisce. La cosa va avanti così. E da tempo stiamo lavorando in questo. Abbiamo sospeso qualche chierico, mandato via, e anche, non so se è finito il processo, sciogliere qualche congregazione religiosa femminile che era molto legata a questo fenomeno, una corruzione. Si deve fare qualcosa di più? Sì. Abbiamo la volontà? Sì. Ma è – ha concluso Francesco – un cammino che viene da lontano”.
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