Una vergogna, senza se e senza ma: la Polizia municipale di Lizzano in Belvedere, sull’Appennino bolognese, ha identificato i quattro che domenica scorsa, 27 gennaio, Giornata della Memoria, si aggiravano in località Cavone vestiti da truppe di montagna delle SS, con tanto di divisa militare ed emblemi fascisti, sci ai piedi e mitra a tracolla.
A renderlo noto è stato il sindaco Elena Torri.
Stiamo provvedendo alle verifiche del caso”, spiega il primo cittadino di Lizzano, parlando alla ‘Dire’, precisando anche che “al Comune non sono arrivate richieste per poter svolgere alcuna rievocazione storica, né abbiamo autorizzato alcunche’. Erano del tutto inaspettati”. Anzi, ci tiene ad aggiungere Torri, “non avremmo mai autorizzato nulla del genere, non c’è alcun dubbio”.
Secondo il sindaco, dunque, “quanto accaduto è riprovevole. Al di là di ogni eventuale rilevanza giudiziaria, ritengo folle e irresponsabile che delle persone adulte possano fare una cosa del genere. E’ delittuoso dal punto di vista morale. Faremo di tutto perché venga fatta chiarezza”, assicura il sindaco di Lizzano.