E’ l’ultimo mistero nella vita feroce e terribile di Igor il Russo. Non si capisce ancora come abbia ucciso le sue ultime tre vittime in Spagna. Sembra invece certo che quando è stato preso non avrebbe opposto resistenza all’arresto della Guardia Civil, forse perché svenuto o addormentato. In ogni caso non sta aiutando a chiarire i fatti, né si sta dimostrando collaborativo. Lo riporta online ‘El Periodico de Aragon’, secondo cui quello che è successo nella fattoria di El Ventorillo, scena del triplice omicidio in Spagna, lo possono sapere con esattezza solo il killer serbo e le sue vittime. Sembra che i due agenti della Guardia Civil, il 30enne Víctor Romero e il 38enne Víctor Jesús Caballero, verso le 19 del 14 dicembre stessero facendo accertamenti dopo l’aggressione, il 5, di due persone in una casa colonica ad Albalate del Arzobispo. Secondo alcune fonti la terza vittima, l’allevatore José Luiz Iranzo, stava aiutando le ricerche, secondo altre aveva chiesto aiuto per qualcosa di sospetto nella sua proprietà. Comunque sia andata, i tre si sono trovati di fronte Norbert Feher, dentro un casolare. Il serbo ha sparato, colpendo all’inguine o alle cosce e quindi mortalmente nonostante i giubbotti antiproiettile degli agenti, come ha scritto l’ ‘Heraldo de Aragon’.
Sempre secondo il giornale spagnola, come riporta anche l’Ansa, avrebbe rubato il pick-up verde dell’allevatore e le pistole degli agenti, mentre i feriti chiamavano i soccorsi. Purtroppo le vittime, gravissime, sono morte una volta arrivate nell’ospedale di Andorra. A quel punto è scattata la caccia all’uomo, durata alcune ore e finita verso le tre di notte. Il camioncino, intanto, era stato notato da alcuni cittadini che conoscevano Iranzo e hanno riferito di essere rimasti stupiti di non aver visto lui al volante, ma il conducente esitare ad alcuni incroci stradali. La Guardia Civil ha bloccato le strade, sono state avvisate unità speciali ed è stato diffuso un identikit del ricercato. Feher ha finito la sua corsa a Maestrazgo, nel comune di Cantavieja, un’ottantina di chilometri da El Ventorillo, uscendo di strada col pick-up. Alcune versioni dicono che è stato trovato proprio sulla strada, addormentato o svenuto. Altre sostengono che avrebbe proseguito per un brevissimo tratto in bicicletta e che sia stato trovato poco dopo, nelle vicinanze. E’ stato quindi portato al comando di Teruel, dove gli sono state prese le impronte digitali che hanno collegato il killer ai delitti italiani del primo e dell’8 aprile.
L'ultimo mistero di Igor: come ha ucciso le tre vittime in Spagna? Lui non risponde
Sembra invece certo che quando è stato preso non avrebbe opposto resistenza all'arresto della Guardia Civil, forse perché svenuto o addormentato. Il killer si è trincerato nel silenzio
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16 Dicembre 2017 - 16.45
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