In un momento storico in cui i disastri ambientali non possono neanche essere nominati liberamente sui siti officiali degli Stati Uniti, e molti dei gruppi politici dalle tendenze populiste e/o di destra in Europa negano l’esistenza dei cambiamenti climatici, ci pensa Papa Francesco a riportare l’allarmante discorso al centro dell’attenzione .
“Assumere un atteggiamento rispettoso e responsabile verso il Creato. Ascoltare il grido della Terra e il grido dei poveri, che più soffrono per gli squilibri ecologici”.
L’appello, in vista della giornata di preghiera per la cura del Creato come anticipa il Pontefice, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, è rivolto “a tutti” e in modo particolare “a quanti ricoprono ruoli influenti” nelle istituzioni e nella società
Ma Papa Francesco non si ferma qui, e rivolge un pensiero anche ai giovani, che sente anch’essi dimenticati dalle istituzioni.
“I giovani che non cercano nulla non sono giovani. Sono già in pensione prima del tempo. E’ triste vedere giovani in pensione”.
Questo è il monito e la preoccupazione del Papa che così si è espresso durante l’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro. “Che giovinezza è – si è chiesto Bergoglio – una giovinezza soddisfatta, senza una domanda di senso? Poi una raccomandazione: “Non ascoltiamo chi raccomanda cinicamente di non coltivare speranze nella vita; non fidiamoci di chi spegne sul nascere ogni entusiasmo dicendo che nessuna impresa vale il sacrificio di tutta una vita”.
Il Signore – ha poi concluso – non vuole uomini e donne che camminano dietro a lui di malavoglia, senza avere nel cuore il vento della letizia. Gesù vuole persone che hanno sperimentato che stare con Lui dona una felicità immensa, che si può rinnovare ogni giorno della vita. Un discepolo del Regno di Dio che non sia gioioso non evangelizza questo mondo. Si diventa predicatori di Gesù non affinando le armi della retorica, ma custodendo negli occhi il luccichio della vera felicità”.
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