Nudo alla fontana di Trevi: era solo un inno alla bellezza femminile
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Nudo alla fontana di Trevi: era solo un inno alla bellezza femminile

Non è la prima volta che il catalano fa gesti simili: a marzo si era messo nudo al museo del Louvre

Nudo nella fontana di Trevi
Nudo nella fontana di Trevi
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24 Aprile 2017 - 11.57


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Adriàn Pino Olivera, il trentenne che si considera un performer che crea opere d’arte ha spiegato che è entrato completamente nudo nella fontana di Trevi a Roma  come “Inno alla bellezza”. Ha risposto così a tutte le critiche ricevute dopo il suo gesto. Il catalano ha invocato «il potere poetico e politico del corpo nudo». E non è la prima volta che si esibisce in Italia: nel 2014 pregò nudo davanti alla Venere del Botticelli negli Uffizi di Firenze. In Francia invece lo scorso marzo al Museo del Louvre si piazzò, ovviamente sempre senza vestiti, davanti alla Nike di Samotracia.

Il ragazzo ha spiegato subito alla poliziotta che lo ha portato fuori dalla fontana che non voleva offendere nessuno, ma alla fine si è beccato 450 euro di multa. «Ma non mi confondete con questi qua… – ha spiegato Adriàn Pino Olivera in riferimento ai tanti turisti che si buttano nelle fontane romane per rinfrescarsi e per esibizionismo – io non sono un pagliaccio. Il mio è un progetto e dopo Firenze e Parigi avevo voglia di omaggiare Roma. La fontana è fonte di vita, la Fuente madre. Roma è anche la madre della nostra cultura e tutti noi ricordiamo la Dolce Vita di Fellini. Il mio nudo artistico è solo un inno alla bellezza femminile. Qualcosa di molto spirituale. Da contrapporre al mondo capitalista governato da uomini. Non c’era nulla di pornografico, di sporco. Questi sono tabù che ci arrivano dal cristianesimo mentre io mi rifaccio alla bellezza del corpo umano esaltata con gli dei pagani».

Quando gli si chiede cosa c’entra lui con la bellezza femminile lo spagnolo spiega: «Quando mi esibisco nascondo sempre il pene tra le gambe. Anche questi giorni sono stato invitato alla QbQ gallery di via Panico al quartiere Monti. Mi sono spogliato, ma tra le cosce ho stretto un mazzetto di fiori. La performance è stata molto provocatoria, il pubblico ha dovuto annusare i fiori…».

E il ragazzo ha concluso: «Io la multa comunque non la pago. Per avere i soldi vengano a Barcellona».

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