Il pubblico lo conosceva per le sue apparizioni a Quark e Superquark, grande amico di Piero Angela e uno dei più grandi etologi italiani. È Danilo Mainardi, scomparso oggi all’età di 87 anni. È tato direttore della Scuola internazionale di etologia di Erice, presidente onorario della Lipu (la Lega per la protezione degli uccelli), membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze e dell’International Ethological Society, di cui è stato anche presidente. Autore di numerosi libri sulla natura e sugli animali, sua grande passione fin dagli anni dell’infanzia e dell’ adolescenza, ha raccontato con rigore scientifico e semplicità di linguaggio tutti gli aspetti dell’etologia e della zoologia.
Il suo grande amore per gli animali lo ha portato a descriverli come se stesse parlando di esseri umani, di cui nutriva una profondissima conoscenza. In televisione ha collaborato anche ad altri programmi, come Dalla parte degli animali e Almanacco del giorno dopo. Oltre ad aver firmato molti libri sugli animali – si contano quasi 50 opere, la prima pubblicata nel 1968 – è stato direttore dell’Italian Journal of Zoology, organo dell’Unione Zoologica Italiana, e ha collaborato con numerose testate, da Airone al Sole 24 Ore, fino al Corriere della Sera, che per primo ha dato la notizia della sua morte.
Mainardi è morto alle 5.30 di questa mattina a Venezia. Si è spento con serenità, dice al Corriere la moglie Patrizia che gli era accanto: “Mi ha sorriso un’ultima volta. Dopo un lungo periodo di malattia non privo di complicazioni. Ci ha lasciati come poteva fare lui, nel giorno della donna e dell’uscita della sua collana dedicata agli animali sul Corriere”.
Raccontava i comportamenti e le abitudini delle specie più disparate, da quelle domestiche con cui condividiamo le nostre esistenze a quelle più rare, presenti solo negli angoli più sconosciuti a remoti dell’universo terrestre. Utilizzando sempre e costantemente un linguaggio semplice e chiaro, per tutti. Come tutti i più grandi divulgatori sanno fare.
Mainardi sarà sepolto a Casalmorano, nel Cremonese, dove era nato.