Oltre alle scosse, nelle zone colpite dal terremoto preoccupa il maltempo
Top

Oltre alle scosse, nelle zone colpite dal terremoto preoccupa il maltempo

La terra trema ancora: la scossa più forte di 4.8 all'1:35. Renzi contro Bruxelles: "Non possono crollare le scuole per la stabilità dell’Ue"

La faglia sul Monte Vettore
La faglia sul Monte Vettore
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Novembre 2016 - 19.04


ATF

È continuato senza interruzioni lo sciame sismico che ormai dal 24 agosto – con altre due scosse di forte intensità il 26 e il 30 ottobre – sta interessando il Centro Italia. Anche questa notte, 3 novembre 2016, la terra ha tremato all’’1:35 con una magnitudo di 4.8 con epicentro in provincia di Macerata: terremoto avvertito anche a Roma. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa ha avuto ipocentro a soli 8,4 km di profondità. L’epicentro è stato localizzato a 2 km di distanza da Pieve Torina; 11-12 km da Visso, Ussita e Camerino; 17 da Preci (Perugia). Gli altri comuni maceratesi in prossimità all’epicentro sono Fiordimonte (3 km), Pievebovigliana (5 km), Monte Cavallo e Muccia (6 km), Fiastra e Serravalle di Chienti (9 km) e Acquacanina (10 km).

E a peggiorare la situazione è il maltempo: la pioggia ha infatti iniziato a scendere copiosa sulle zone terremotate. Temporali anche di forte intensità si sono concentrati su tutta l’area nella giornata di oggi, 3 novembre 2016. Domani una tregua, ma nel week end è previsto un peggioramento della situazione.

Leggi anche:  Renzi polemico: "Con la linea Schlein si vince, in Liguria con la linea Travaglio si perde"

Protezione civile: oltre 28mila sfollati. Sono oltre 28mila le persone assistite dala Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. In particolare, sono oltre 19mila le persone assistite nell’ambito del proprio comune: di queste, più di 17.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 1.600 trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio. Sono, poi, circa 8.400 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica, mentre circa 500 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda. Il premier spiega che ‘Casa Italia’, il progetto per la messa in sicurezza del Paese, sarà un dipartimento di Palazzo Chigi.

Renzi a Bruxelles: non possono crollare le scuole per la stabilità dell’Ue. “E’ impensabile che, per la stabilità europea, crollino le scuole”. A dirlo è stato il presidente del consiglio Matteo Renzi, intervenendo al Politecnico di Milano in un incontro con il rettore, Giovanni Azzone e i dottorandi in ingegneria e architettura. “La qualità degli ingegneri italiani è straordinaria. Ma per la prima volta pensiamo a una sorta di servizio civile perché la bravura, deve essere messa al servizio del Paese”. Secondo Renzi, il piano Casa Italia “è destinato a sopravvivere a questo governo”. Renzi ha sottolineato l’importanza dei “borghi” in Italia: “L’Europa oggi ha sede a Norcia, i borghi sono l’anima del nostro Paese”.

Leggi anche:  Renzi polemico: "Con la linea Schlein si vince, in Liguria con la linea Travaglio si perde"

Delrio: servono 4-7 miliardi l’anno per la prevenzione. “Ci vogliono tanti soldi perché sulla prevenzione abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni. C’è chi stima 100 miliardi, dipende dalle priorità” ma “il lavoro può essere progressivo con 4-7 miliardi l’anno”. Lo afferma il ministro Graziano Delrio intervenendo sui costi del terremoto ad Agorà su Raitre. Si tratta di risorse “possibili perché noi spendiamo più di 4-5 miliardi anno per riparare il dissesto idrogeologico, dobbiamo spendere invece per prevenire”. Delrio ha poi aggiunto in conclusione: “Lo Stato deve esser presente con tutte le risorse necessarie”.

In salvo l’adorazione dei Magi di Tintoretto. L’Adorazione dei Magi di Tintoretto custodita nella chiesa delle Vergini a Macerata è in salvo. I vigili del fuoco hanno portato via il dipinto questo pomeriggio, dopo un sopralluogo dei tecnici della Soprintendenza e in collaborazione con i Carabinieri della tutela del patrimonio artistico e il Comune. Il dipinto è una delle 21 opere custodite nel santuario del 1550, dove il terremoto rischia di far implodere la cupola. Le opere saranno custodite a Palazzo Buonaccorsi, in un luogo sicuro.

Native

Articoli correlati