Nulla di nuovo sul fronte del razzismo

Mi basterebbe andare a riprendere una delle tante cose scritte sul razzismo degli italiani, cambiare la data e il nome dei paesi o dei personaggi e il gioco sarebbe fatto, senza sprecare altre parole e altro tempo. Ma tanto se non lo hanno capito fino ad ora perché sperare che lo capiscano adesso? E’ ancora tutto allo stesso punto, gli stessi luoghi comuni, le stesse bugie spacciate per verità, allora perché gli abitanti di Goro, Gorino Goretto, Goruccio sparsi sul suolo patrio dovrebbero capire e cambiare idea ora che i soliti radical chic, e il Papa, si sono indignati per il loro vergognoso comportamento?
E poi non sono stati nemmeno violenti, si sono limitati a farsi una braciata, a prendersi una giornata di vacanza senza uscire in barca, a far fare un giorno di sega autorizzata ai figli, che volete che siano una barricatuccia da due soldi fatti con i bancali? Insomma, è stata una mezza scampagnata, altrimenti vi pare che le forze dell’ordine non sarebbero intervenute con manganelli, cariche e lacrimogeni? Quindi tutto normale.
Se non mi è sfuggito, non ho nemmeno visto una bandierina di questo o quel movimento, mica come a Roma dove ad ogni occasione si ritrovano fascisti, leghisti e anche i grillini a protestare contro 12 minorenni o in quel paese del trevigiano, sono troppo pigro per andare a ricercare i luoghi e le date, dove sono entrati nel residence e hanno distrutto, buttandole dalle finestra, anche le suppellettili. Dai, ancora una volta l’Emilia Romagna si è distinta per la civiltà della protesta.
Siamo noi, radical chic, che non comprendiamo che ci stanno invadendo, che non capiamo che le migrazioni per fame e per guerra si possono fermare, basta volerlo. Un paio di incrociatori al largo delle coste italiche e tutto sarebbe risolto. Sai che pesche miracolose ci sarebbero! Tonni come balene e sardine come tonni.