E ti pareva? Lui è un difensore a oltranza dei manganelli. E degli abusi. La colpa è di chi se l’è andata a cercare. il solito Carlo Giovanardi: “Siamo pienamente solidali con tutti i sindacati di polizia ed il Cocer dei carabinieri che si oppongono con decisione al disegno di legge sulla tortura che riprende il suo cammino domani nell’aula del Senato”.
“E’ un provvedimento ideologico intriso di prevenzione e pregiudizi nei confronti delle forze dell’ordine, non a caso supportato da una campagna mediatica, che ha trovato sponde in Parlamento e nel presidente Pd della Giunta regionale dell’ Emilia Romagna, fondata sulla menzogna. Vengono infatti ripetuti come un mantra i nomi di Giulio Regeni, Giuseppe Uva, Federico Aldrovandi e Riccardo Magherini come casi nei quali si sarebbe dovuto applicare il nuovo reato con la pena dell’ergastolo per i poliziotti e i carabinieri coinvolti: basta leggere la sentenza di assoluzione dopo otto anni di calvario, del caso Uva, quella di condanna definitiva, nel caso di Aldrovandi quella di primo grado, nel caso Magherini per scoprire che si trattava sempre di processi per comportamenti colposi, (imperizia o negligenza) e non dolosi come nel caso della tortura. Malafede o ignoranza vengono strumentalmente utilizzati per dare sfogo ad un atteggiamento astioso e punitivo che lascerebbe i cittadini alla mercè dei violenti e della criminalità, comune od organizzata che sia”.
Il solito Giovanardi: no alla legge sulla tortura, si basa su pregiudizi e menzogne
Il parlamentare centrista paladino dei manganellatori: solo astio verso le forze dell'ordine
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18 Luglio 2016 - 11.51
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