Sul luogo dell’aggressione razzista che ha portato all’assassinio di Emmanuel Chidi Namdi è comparsa la scritta “Black lives matter”, la vita di Emmanuel, dei rifugiati, dei migranti che scappano dalle guerre e cercano la vita, ha valore. Ha valore negli Usa dove il razzismo della polizia sta diventando endemico, ha valore in Italia dove nonostante le campagna di intossicazione politica e mediatica, i valori della vita, del rispetto umano e dell’accoglienza prevalgono. Contro i disvalori del razzismo, xenofobo e fascista.
A Fermo è apparsa la scritta sul luogo dell’aggressione – che per i media incapaci di vedere la realtà senza gli occhiali della retorica razzista continua ad essere luogo della colluttazione -, diventato un piccolo memoriale a cielo aperto con mazzi di fiori. “Finché il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre guerra”, un’altra scritta a gessetto recita. Meglio, molto meglio della quintalata di sciocchezze stampate su carta o fatte circolare sui social per alleggerire il peso xenofobo di una situazione intollerabile.
Anche a Fermo risuona: Black lives matter
L'hashtag di protesta che dilaga negli Usa dopo l'uccisione di afroamericani da parte della polizia arriva a Fermo: anche qui la vita di un nero ha valore.
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globalist Modifica articolo
10 Luglio 2016 - 13.12
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