L'assassino di Emmanuel si veste da vittima: mi hanno picchiato
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L'assassino di Emmanuel si veste da vittima: mi hanno picchiato

Il legale del razzista arrestato per omicidio tenta la difesa: ha un ematoma al costato

Emmanuel nel giorno del suo matrimonio
Emmanuel nel giorno del suo matrimonio
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8 Luglio 2016 - 17.48


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Il carnefice che si presenta come vittima. Non è la prima volta. Del resto sono già comparsi testimoni taroccati per raccontaree che l’ultras del Fermo era stato aggredito.
E ora arrivano i difensori che dicono: Amedeo Mancini, il 39/enne fermato per l’omicidio preterintenzionale con l’aggravante razzista di Emmanuel Chibi Namdi, “ha un grosso ematoma sul costato che gli provoca forti dolori e un’altra ferita ad un braccio che potrebbe essere un morso o una sprangata, oltre a varie lesioni più lievi in altre parti del corpo”. Così l’avvocato Francesco De Minicis, arrivato all’obitorio di fermo per l’autopsia sulla salma del nigeriano.
Le presunte lesioni sul corpo di Mancini sono state oggetto di un accertamento irripetibile condotto nell’infermeria del carcere di Marino del Tronto dal medico legale Alessia Romanelli, che conduce l’autopsia sul corpo di Emmanuel. Erano presenti, oltre a De Minicis, il perito di parte Elena Mazzeo, mentre non ha partecipato nessun perito per la parte offesa.
De Minicis ha detto di aver trovato il suo assistito “molto provato” anche perché “a causa del dolore al costato non ha chiuso occhio tutta la notte”. A Marino del Tronto Mancini non è in isolamento e condivide la cella con altri detenuti.
Povero Mancini, ci sarebbe da dire, che non ha chiuso occhio. Magari anche la vedova di Emmanuel ha passato una brutta notte o no? Con la differenza che Mancini tra non molto, magari con un buon avvocato che gioca sui cavilli, sarà un uomo libero. Emmanuel resterà sotto terra e la moglie una vedova che ha perso il marito dopo aver perso i figli.

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