Chissà dove e come festeggerà il compleanno. Oggi Matteo Messina Denaro compie 54 anni. L’imprendibile boss di Castelvetrano, ricercato da 23 anni non potrà certo festeggiarlo a casa, o in compagnia dei familiari. Troppo rischioso, la latitanza non vale la candelina.
Figlio dello storico capomafia Francesco Messina Denaro, vicino alla mafia stragista dei corleonesi, Matteo Messina Denaro ha sulle spalle diverse condanne definitive all’ergastolo, alle quali, nei mesi scorsi, si è aggiunto un mandato di cattura per l’attentato in cui morì il giudice Giovanni Falcone. Gli inquirenti non hanno notizie certe dal 2004, data a cui risale il ritrovamento degli ultimi pizzini scritti dal capomafia.
Recentemente da alcune intercettazioni sembrerebbe che la sorella Patrizia, detenuta per mafia, lo abbia contattato per risolvere alcuni problemi della “famiglia”. Non manca chi avanza l’ipotesi che il boss sia morto e che Cosa nostra abbia interesse ad utilizzarne ancora il nome. Certo, questa ipotesi giova al boss, che spera – invano – di allentare la caccia degli investigatori, che lo vogliono latitante all’estero.
Altri, sostenendone la fedeltà all’agire dei boss storici, ritengono che sia latitante nel suo territorio, Castelvetrano e dintorni. Con qualche “puntatina” a Palermo, per “farsi sentire” quando non basta un “ambasciatore” o il classico e intramontabile “pizzino”.