Prima della tradizionale benedizione Urbi et Orbi di Natale, dal balcone di San Pietro, Papa Francesco ha voluto rivolgere un nuovo appello affinchè cessino i conflitti nel mondo. Bergoglio ha voluto parlare soprattutto ai potenti della Terra per far tacere le armi nelle zone di conflitto.
In Medio Oriente, dove è nato Gesù, ha detto il Papa, «continuano tensioni e violenze e la pace rimane un dono da invocare e da costruire. Ppossano Israeliani e Palestinesi riprendere un dialogo» e «giungere ad un’intesa che permetta ai due Popoli di convivere in armonia, superando un conflitto che li ha lungamente contrapposti», con «gravi ripercussioni» sulla Regione.
«Al Signore domandiamo che l’intesa raggiunta in seno alle Nazioni Unite riesca quanto prima a far tacere il fragore delle armi in Siria e a rimediare alla gravissima situazione umanitaria della popolazione stremata. È altrettanto urgente che l’accordo sulla Libia trovi il sostegno di tutti, affinchè si superino le gravi divisioni e violenze che affliggono il Paese», ha aggiunto il Papa.
«L’attenzione della Comunità internazionale sia unanimemente rivolta a far cessare le atrocità che», sia in Siria e Libia «come pure in Iraq, Yemen e nell’Africa subsahariana, tuttora mietono numerose vittime, causano immani sofferenze» e «non risparmiano il patrimonio storico e culturale», ha sottolineato Francesco.
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