Roma: la paura del terrorismo svuota gli alberghi
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Roma: la paura del terrorismo svuota gli alberghi

Il timore degli attentati dopo le stragi del 13 novembre di Parigi mettono a dura prova il turismo in Italia.

Natale a Roma, Colosseo
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3 Dicembre 2015 - 16.50


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L’allarme viene dagli albergatori della Capitale: nel prossimo ponte dell’Immacolata al contrario degli scorsi anni scorsi, si è registrata un’ondata di cancellazioni di prenotazioni e questo a ridosso dell’apertura del Giubileo straordinario della misericordia.
“Da un sondaggio effettuato prima delle stragi del 13 novembre era emerso che le prenotazioni si aggiravano attorno al 58% delle strutture disponibili – ha detto Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi di Roma -. Una percentuale già al di sotto della media stagionale che si attestava tra il 60% e il 70%”. “Dopo Parigi – si sfoga Roscioli – è arrivata un’ondata di cancellazioni, cui non sono seguite nuove prenotazioni”.

Per il presidente di Federalberghi un aumento delle prenotazioni potrebbe registrarsi tra febbraio e marzo. “Mentre il caso di Charlie Hebdo – osserva ancora Roscioli – era circoscritto a un luogo preciso, gli attentatori di Parigi hanno preso di mira ristoranti, sale concerti, luoghi pubblici”. E questo ha cambiato lo scenario turistico nella Capitale. Non vanno meglio i bed and breakfast: “Non abbiamo ricevuto prenotazioni per il ponte dell’Immacolata” ha spiegato Giulia Ponterio dell’ufficio stampa di “BBItalia.it”, primo circuito italiano di B&B. Il motivo è duplice: in parte è legato alla paura per quello che e’ successo a Parigi – spiega Ponterio – in parte alla condizione in cui versano i servizi della Capitale”.

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