“La prima decade del mese di dicembre – spiegano gli esperti del sito ilmeteo.it – sarà caratterizzata dalla presenza di un’estesa area di alta pressione, probabilmente con sconfinamenti anche nei primi giorni della seconda decade In base alle indagini sulla circolazione a scala emisferica, riteniamo che successivamente il tempo possa tornare a cambiare sul Mediterraneo centrale e sull’Italia e che lo possa fare in senso invernale”.
Il vortice polare, infatti, dovrebbe tornare a rilassarsi sulla nostra verticale e concedere, nel periodo che va dal 13/14 del mese e più o meno fino a Natale, una circolazione più fredda a matrice artica. Appare abbastanza probabile, quindi, che nei dieci giorni pre-natalizi possano concretizzarsi delle discese di aria instabile da Nord e possa tornare un clima decisamente più freddo.
Secondo gli esperti, “l’alta pressione tornerebbe a disporsi in maniera meridiana sull’Europa occidentale, favorendo la discesa di aria via via più fredda dal Circolo Polare Artico verso il Mediterraneo centrale. Con questo primo tipo di configurazione, gli impulsi moderatamente freddi o anche freddi raggiungerebbero l’Italia, passando velocemente dapprima sulle regioni settentrionali, anche con qualche nevicata a bassa quota, per poi portarsi, e qui insistere di più, sulle regioni meridionali, dove potrebbe anche scavarsi una bassa pressione. Fase di tipo invernale dunque, specie al Centro-Sud, con clima relativamente freddo e neve a quote medio/basse in Appennino”.
Possibile una variante barica nella seconda parte del periodo considerato, ossia dal 17/18 dicembre e fino a Natale, consistente in un orientamento più verso Est del promontorio di alta pressione, con aria fredda proveniente dalla Russia sempre confluente in una bassa pressione sull’Italia meridionale; in questo caso le temperature sarebbero gelide su tutta la penisola, con maltempo invernale al Centro-Sud e con sole, ma freddo, al Nord.
Uno sguardo, infine, alla possibile evoluzione tra Natale e Capodanno, anche se su questa tendenza gli esperti de ilmeteo.it usano cautela. “Le nostre indicazioni – spiegano – vedono un progressivo recupero dell’alta pressione sul Mediterraneo centrale, con tempo via via in miglioramento, specie al Centro-Sud. Sull’Europa centrale si instaurerebbe invece una circolazione instabile atlantica che potrebbe influenzare anche il Nord Italia; al Settentrione andrebbe rilevata la presenza di un cuscino di aria fredda che, in interazione con correnti più umide da Ovest, potrebbe dare luogo a locali nevicate fino a bassa quota o al piano. Questa ipotesi di instabilità e di rischio neve al Nord verrebbe prima di un’eventuale aumento della pressione anche sulle nostre regioni settentrionali”.