Messina: manca l'acqua da 14 giorni
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Messina: manca l'acqua da 14 giorni

Ancora emergenza idrica. È stata realizzata la riparazione del bypass tra l'acquedotto dell'Alcantara e quello di Fiumefreddo, senza - per ora - esito positivo

Messina: manca l'acqua da 14 giorni
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7 Novembre 2015 - 16.10


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L’acqua è un bene primario che va garantito a tutti, senza eccezione. A quanto pare a godere di questo diritto inalienabile non sono, purtroppo, i messinesi, da 14 giorni in piena emergenza, nonostante sia stata realizzata la riparazione del bypass tra l’acquedotto dell’Alcantara e quello di Fiumefreddo. L’acqua infatti continua a scarseggiare, costringendo migliaia di cittadini a lunghe attese ai punti di distribuzione sparsi lungo il capoluogo peloritano.

L’acqua nei rubinetti delle case arriverà solo domani mattina. Solo nei rioni forniti dall’acquedotto della Santissima le case hanno l’acqua, ma la portata è solo di 20 litri al secondo. Sia le autobotti in città che la nave della marina stanno distribuendo acqua. Attualmente, con la riparazione del bypass, a Messina arrivano circa 300 litri d’acqua al secondo. Disagi si riscontrano sia nelle zone alte della città, quanto in quelle in prossimità degli imbarchi per la Calabria.

I gruppo del Pdr a Palazzo Zanca chiede che venga istituita una commissione di inchiesta comunale sull’emergenza idrica. Protezione civile ed esercito stanno intanto rifornendo con autobotti scuole ed ospedali.

Stanziati 3 milioni di euro. Per l’emergenza sono stati per ora stanziati 3 milioni di euro, due da parte dello Stato e uno da parte della Regione, per gli interventi previsti per la messa in sicurezza della collina a Calatabiano, dove è avvenuta la frana che ha interrotto la condotta, la realizzazione di un secondo bypass e le operazioni di prima emergenza. Da ieri è operativa anche una task force della Protezione civile nazionale con 40 tecnici che sarà guidata dal dirigente regionale Calogero Foti.

Curcio nomina commissario per superamento dell’emergenza. Il Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, Calogero Foti, è stato nominato Commissario delegato per il superamento dell’emergenza. L’ingegner Foti dovrà definire gli interventi urgenti per l’approvvigionamento idrico di emergenza per la città di Messina e per il ripristino della funzionalità dell’Acquedotto Fiumefreddo, tenendo conto del rischio incombente sul territorio comunale di Calatabiano interessato dal movimento franoso”. Inoltre, “il Commissario delegato dovrà coordinare le attività tecnico-scientifiche per lo studio ed il monitoraggio del movimento franoso e di analisi della rete idrica cittadina per la razionalizzazione dell’erogazione dell’acqua”.

Al via la class action di Unione nazionale consumatori. Commercianti in ginocchio a causa della mancanza d’acuqa. Per questo il presidente dell’Unione nazionale consumatori di Messina, Mario Intelisano, ha annunciato durante una conferenza stampa nella Città dello Stretto la class action contro l’Amam per l’emergenza idrica di Messina. “Indipendentemente dalle numerose colpe e responsabilità che si possono riscontrare rispetto a quello che sta accadendo in queste ore a Messina, dal punto di vista legale la class action è possibile solo nei confronti dell’Amam, che, nella Carta dei servizi e nei contratti aveva garantito di poter erogare il servizio anche in mancanza di una fonte di approvvigionamento, cosa evidentemente non avvenuta dopo la frana lungo il tracciato dell’acquedotto Fiumefreddo. Da qui la possibilita’ di ottenere un risarcimento per i cittadini di Messina”. I legali dell’associazione hanno stimato un indennizzo forfettario minimo di 25 euro per ogni giorno di interruzione della fornitura, cifra che raddoppia a 50 euro in caso di presenza di malati, anziani, neonati. La cifra dipende da quanto previsto sempre nella Carta dei servizi dell’Amam, che prevede un “rimborso forfettario di 25 euro per il mancato rispetto degli standard, con un massimo di 125 euro”.

Grillo: è una presa per il c…. Protesta e lo fa ad alta voce Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, stroncando il premier Matteo Renzi che oggi ha detto “il ponte sullo stretto di Messina si farà di certo, il problema è quando”. “Il Ponte sullo stretto è una presa per il culo”. “La Sicilia si avvia a rimanere senz’acqua. A Messina è stato dichiarato lo stato di emergenza: 250.000 persone senza acqua corrente. A Gela l’acqua arriva una volta a settimana. Ad Agrigento la sua erogazione è stata sospesa a causa della presenza di un batterio. L’acqua in Sicilia è gestita, se così si può dire, da un ente privato (Siciliacque, 59,6% di proprietà della francese Veolia) a cui Cuffaro diede la gestione per 40 anni”. Ha aggiunto: “Il volere dei cittadini espresso con il referendum sull’acqua è calpestato. Succede altrettanto in Campania dove ieri nove comuni sono rimasti senz’acqua. L’acqua deve tornare pubblica, la rete colabrodo risanata con investimenti statali ed eliminato il rischio del dissesto idrogeologico che sta distruggendo i bacini idrici. Questo è quello che serve all’Italia che invece – ha attaccato Grillo – oggi viene presa per il culo con l’ennesimo annuncio, da parte di uno che più che uno statista sembra l’ingegner Cane della Gialappas, della costruzione del Ponte sullo Stretto.

Gasparri, sindaco è l’emblema dell’inettitudine. “Fanno bene gli esponenti politici di centrodestra a Messina a chiedere la sfiducia del sindaco. Se ci fosse stato qualcun altro alla guida della città sarebbe stato già arrestato”. Lo ha dichiarato il senatore Maurizio Gasparri (Fi) che definisce “deprecabile l’inerzia delle autorità e della magistratura locali”. “Che cosa fanno il procuratore della Repubblica e il procuratore aggiunto? – ha chiesto il parlamentare – Aspettano di scrivere un libro sulla storia di Messina?”. Secondo Gasparri è “una vergogna quanto accade”. “Il popolo di Messina cacci immediatamente un sindaco che è emblema di inettitudine. Non è l’unico responsabile ma si è certamente rivelato inadeguato al ruolo”.

Gregori (Si), indignati per disastro. “Non possiamo non indignarci di fronte al disastro della crisi idrica che sta mettendo in ginocchio, da giorni, la citta’ di Messina alla quale indirizziamo la nostra solidarietà e vicinanza”. Così la deputata Monica Gregori, durante l’Assemblea di Sinistra Italiana.

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