Dopo il funerale di Ismaele Lulli, parla la ragazza dei uno dei due assassini, Igli Meta: “lo amo e lo aspetterò per sempre!”. Lei è Ambera, per tutti Ambra, la ragazza al centro della contesa e causa della [url”gelosia sfociata in odio”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=76559&typeb=0&17enne-sgozzato-assassino-confessa-ero-geloso-volevo-punirlo-[/url]. Tanto da indurre il suo ragazzo e l’amico Mema Marjo, entrambi albanesi, ad uccidere Ismaele domenica scorsa a San Martino in Selva Nera, Comune di Sant’Angelo in Vado, nel pesarese. Il ragazzo di 17 anni è stato sgozzato, in ginocchio davanti ad una croce.
La 19enne però difende il suo ragazzo: “Igli non è violento, io lo amo e non l’ho mai tradito” – “Non lo giustifico, ma non voleva farlo.- ha detto alla stampa – Mi si darà della pazza perché cerco di comprenderlo, ma lo amo. Lo conosco da quattro anni e mezzo, è un ragazzo dolce, non è violento”.
Quanto al fatto di essere stata il motivo scatenante della furia omicida, Ambra spiega di “non aver mai tradito Igli, non avrei potuto, lo amo, è il mio uomo. Io non ero interessata a Ismaele, ma lui ci provava”.
La telefonata dopo l’omicidio
“Mi ha telefonato subito per avvisarmi – ha raccontato la ragazza al “Corriere della Sera” -, non riuscivo a crederci, non è una cosa da lui”.
L’aria si fa pesante a Sant’Angelo Vado. Ambra adesso vive sotto la scorta dei carabinieri ed ammette “Ho sentito tanto razzismo da parte di tutti il paese. Quando Igli è stato portato in caserma, volevano linciarlo e ho letto che qualcuno avrebbe detto che a “quelli ci pensiamo noi”, intendendo noi stranieri”.