Berlusconi festeggia con un appello all’unità del partito. Ma la sentenza ha creato numerose polemiche e l’Avvenire è andato all’attacco
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“Quest’assoluzione dell’ex-Cavaliere fa riflettere sulle modalità con cui è stato imbastito un processo accompagnato da grandi clamori (anche internazionali) e che ha avuto conseguenze serissime. Ma anche solo per il fatto che un simile processo sia stato possibile, è evidente che un’assoluzione con le motivazioni sinora conosciute non coincide con un diploma di benemerenza politica e di approvazione morale”. Lo ha scritto il direttore Marco Tarquinio, rispondendo ai lettori a proposito del caso Ruby.
“L’ho pensato e scritto all’indomani della sentenza d’appello, continuo a pensarlo – ha aggiunto il direttore del quotidiano dei Vescovi- e torno a scriverlo oggi dopo la parola finale detta dai giudici di Piazza Cavour”. Tarquinio richiama il “dovere sancito dall’articolo 54 della Costituzione repubblicana di ‘adempiere con disciplina e onore’ a ogni pubblico ufficio e tanto più al massimo ruolo di governo”.
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