Il difensore ha chiesto oggi, al processo a Grosseto, l’assoluzione di Schettino per le accuse di omicidio plurimo colposo e abbandono nave: “Non c’è nesso causale con i 32 passeggeri morti”. Sono stati “fatti imprevisti, eccezionali, umanamente non prevedibili”, un “maledetto incidente in mare”. Il legale ha chiesto di “contenere la pena nei minimi edittali” e alle attenuanti generiche.
Nella “vostra sentenza siate in grado di ridare a questo Paese e alla marineria italiana un’immagine che troppo velocemente hanno voluto offuscare. Siate obiettivi”; “nella sentenza cercate di restituire a questo Paese l’immagine di persone perbene, agli uomini di mare che hanno faticato per raggiungere obiettivi. Mi sono stancato di vedere attacchi a questa Nazione. Non siamo cattivi, brutti, disonesti”. Così l’avvocato Domenico Pepe, difensore di Francesco Schettino, nel corso della sua arringa.
“Il comandante Francesco Schettino è una persona perbene”, che “lavora in mare da quando aveva 14 anni” e quando il pm Pizza lo definì “idiota, lo offese”, inoltre “ha subito una pressione mediatica contro”: ha detto sempre l’avvocato Domenico Pepe. “Schettino si è sottoposto a un interrogatorio di 40 ore – ha polemizzato il legale – e poi si dice che si è sottratto alle sue responsabilità?”. Schettino, anche se influenzato stamani è in aula.
Il difensore ha anche definito “schifoso” il gossip su Domnica Cemortan. Per l’avvocato ci sono state “frasi da gossip su questa vicenda, sui giornali, ma anche da parte dei pm” nella loro requisitoria. “Un gossip schifoso sulla moldava Domnica Cemortan. Si potrebbe capire se il comandante Schettino fosse stato abbracciato a lei quando c’è stato l’urto. Invece la moldava era fuori dalla porta”.