Il Papa ad Alfano: garantire i diritti umani degli immigrati
Top

Il Papa ad Alfano: garantire i diritti umani degli immigrati

Il Santo Padre lancia un nuovo monito e ringrazia i prefetti per accoglienza dei migranti giunti sulle coste italiane.

Il Papa ad Alfano: garantire i diritti umani degli immigrati
Preroll

Desk2 Modifica articolo

6 Febbraio 2015 - 12.49


ATF

“In materia di immigrazione”, occorre “garantire, insieme con la fedeltà al dettato della legge e delle altre disposizioni vigenti, lo scrupoloso rispetto dei diritti fondamentali di ogni persona umana”. E’ quanto raccomanda Papa Francesco, rivolgendosi al ministro dell’Interno Angelino Alfano, nel corso dell’udienza ai prefetti italiani nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano ed esprimendo la sua “viva riconoscenza per l’impegno profuso dai prefetti nel coordinare l’accoglienza delle migliaia di uomini, donne e bambini giunti sulle coste italiane”.

“In questi anni, caratterizzati dalla particolare incidenza del movimento migratorio – ha aggiunto il Santo Padre – legata all’aumento nel mondo di violenti conflitti con le loro tragiche conseguenze sulle persone e sulle economie di tanti Paesi, rivestono una particolare delicatezza le competenze prefettizie in materia di immigrazione”, che “comportano l’esigenza di individuare, nella quotidiana gestione delle situazioni spesso d’emergenza, quella corretta applicazione delle norme” che appunto si coniughi con “il rispetto dei diritti umani”.

“La crisi di autorità che la nostra società sperimenta in diversi ambiti, tanto pubblici quanto privati, con conseguenze di vasta portata specie per l’educazione delle giovani generazioni, ha tra le sue cause la carenza delle fondamentali disposizioni all’obbedienza, all’ascolto, alla pazienza”.

Il Papa, rivolgendosi direttamente ai prefetti, ha detto anche che “l’obbedienza alla legge e ai criteri di umanità che la informano e la lealtà verso le istituzioni costituiscono l’indispensabile cornice in cui si svolge la vostra funzione. Tali atteggiamenti favoriscono l’acquisizione di quello specifico ‘habitus’ che rende idonei all’assunzione di alte responsabilità”.

Ma, al tempo stesso, ha avvertito che “l’esercizio dell’autorità ha sempre come obiettivo il conseguimento del bene comune, trovando la sua più intima ragion d’essere e la possibilità stessa della sua efficacia nel porsi quotidianamente al servizio di coloro ai quali si indirizza la sua potestà. Quanto più i cittadini percepiranno che i poteri costituiti sono generosamente rivolti a cercare di offrire risposte ai loro bisogni e a tutelare i loro diritti, tanto più saranno disposti ad accoglierne le indicazioni e a disporsi ad un operoso e ordinato spirito di collaborazione e di rispetto”.

Native

Articoli correlati