Napoli, arrestate tre maestre: insulti e percosse agli alunni
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Napoli, arrestate tre maestre: insulti e percosse agli alunni

Tra i maltrattamenti, registrati dalle telecamere dei caribinieri, oltre a schiaffi e insulti, anche negare ai bambini di andare in bagno.

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3 Settembre 2014 - 11.49


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Malmenavo e insultavano i propri alunni. Con questa accusa sono state arrestate tre insegnanti dell’istituto comprensivo per l’infanzia “V.Russo” di Palma Campania (Napoli). Le insegnanti, finite ai domiciliari, su disposizione della Procura della Repubblica di Nola sono Carmela Graziano, 59 anni, di Palma Campania (Napoli); Giovanna Donnarumma, 39 anni, di San Gennaro Vesuviano (Napoli) e Rosa Ambrosio, di 38 anni, di Castellammare di Stabia (Napoli).

I carabinieri di Nola (Napoli) hanno documentato le violenze collocando delle telecamere nascoste nelle aule. Una decisione presa dopo la denuncia presentata dalla madre di due giovanissimi alunni, ritornati a casa con ecchimosi e altre lesioni sul corpo.

Gli episodi “penalmente rilevanti” documentati attraverso le telecamere sono 66. Gli inquirenti hanno detto che nei video si vedono “ripetuti attacchi fisici e verbali, con strattoni, spinte, schiaffi al capo e conseguenti ematomi e lividi, anche agli occhi”, oltre che “insulti, imprecazioni, espressioni dispregiative”. Tra le vittime delle violenze, ci sono anche alcuni alunni disabili. Agli alunni le maestre negavano, nonostante le grida e i pianti, anche la possibilità di andare in bagno, costringendoli a trattenere i propri bisogni fisiologici.

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Alcuni bambini hanno dichiarato gli inquirenti “venivano lasciati in disparte dal resto della classe, in silenzio: lì si vede abbassare lo sguardo, rifugiare la testa tra le braccia, distendersi a terra a lungo a faccia in giù, fissare tristi il loro aguzzino consolati solo dalla carezza di qualche compagno”. In un altro caso una piccola disabile veniva tenuta su un seggiolone “estraniata da ogni attività collettiva, e addirittura bloccata nelle sue aspirazioni di coinvolgimento nelle dinamiche collettive”. Gli investigatori hanno sottolineato infine come “l’incuria delle maestre consentisse ad alcuni bimbi di salire sul davanzale delle finestre, comportamento che – benché l’aula fosse al piano terra – avrebbe potuto provocare, in caso di caduta, lesioni anche gravi”.

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