Ha definito l’Olocausto “il più atroce crimine della storia moderna dell’umanità”. Ed è la prima volta che un presidente palestinese si esprime in termini di aperta condanna della Shoah e di solidarietà nei confronti delle vittime dello sterminio degli ebrei da parte dei nazisti. Abu Mazen, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, ha affermato che “quanto è accaduto agli ebrei nell’Olocausto è il più atroce crimine contro l’umanità dell’era moderna”. Il leader palestinese si è espresso in questi termini in una conversazione con il rabbino Marc Schneider, presidente della Fondazione per la Comprensione Etnica di New York, diffusa oggi dall’agenzia stampa palestinese Wafa.
In una dichiarazione in inglese e in arabo, rilasciata alla vigilia della giornata del ricordo delle vittime dell’Olocausto che si celebra domani in Israele, il leader palestinese ha espresso anche solidarietà alle famiglie dei sei milioni di ebrei uccisi dal regime nazista e ha affermato che i palestinesi condannano razzismo e discriminazione etnica e ha invitato il mondo a combatterli. “Il popolo palestinese – ha detto – che ha sofferto le ingiustizie, l’oppressione e a cui è stata negata la libertà e la pace, è il primo a chiedere” la fine delle ingiustizie anche per gli altri popoli vittime di tali crimini.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha replicato affermando che piuttosto che imbonire l’opinione pubblica internazionale, Abu Mazen dovrebbe scegliere tra Hamas e la pace con Israele.
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