A Courmayeur si aspetta. Sul Mont de La Saxe ci sono tra 265mila e 400mila metri cubi di roccia che stanno per scendere a valle. Ora non resta che attendere, visto che dall’8 aprile la frana ha imposto l’evacuazione di 80 persone nella frazione di La Palud. “Nessuno può essere coinvolto nel crollo, aspettiamo che accada con tranquillità”, dice il sindaco, Fabrizia Derriard. “Il motore della frana è l’acqua – continua – per cui l’aumento delle temperature, e il disgelo, la porta a correre”.
Ieri i distacchi continui hanno anche imposto una chiusura di una ventina di minuti del traforo del Monte Bianco. Il 17 aprile dalla montagna sono precipitati tra 5mila e 10mila metri cubi di materiale. “La situazione va deteriorandosi di giorno in giorno, ci sono diversi settori instabili”, spiega Davide Bertolo, dirigente della Struttura Attività geologiche della Regione Valle d’Aosta. “Blocchi di volumi anche importanti si libereranno nei prossimi giorni”.
Domani, 22 aprile, è atteso in Valle d’Aosta il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli.