Accetto e rispetto le decisioni di giudici. Queste parole, anche se si stenterebbe a crederci, provengono proprio da Silvio Berlusconi, che qualche giorno fa è stato [url”condannato a un anno di servizi sociali”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=56967&typeb=0&Berlusconi-affidato-ai-servizi-sociali-[/url] presso una struttura che ospita anziani vicino ad Arcore. «Io sono un uomo delle istituzioni – ha detto -, in attesa che sia riconosciuta la mia innocenza darò corso alle decisioni della magistratura». Silvio, però, non si è risparmianto dal commentare la sentenza: è «ingiusta» la «decisione della magistratura che mi ha condannato per un fatto che era inesistente e che io ero nella assoluta impossibilità tecnica di commettere, ma non voglio tornare in questa sede su quella sentenza».
Giusto settimana scorsa, però, [url”i giudici avevano avvertito il leader di Forza Italia”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=56808&typeb=0&Arresto-se-Berlusconi-diffamera-i-giudici[/url]: «L’affidamento di Silvio Berlusconi ai servizi sociali può essere revocato se l’ex premier continuerà a diffamare i giudici». Il monito era arrivato direttamente dal sostituto Pg di Milano, Antonio Lamanna, che nel dare il suo parere favorevole, aveva messo anche dei paletti dopo che l’ex Cavaliere aveva parlato di “mafia dei giudici”.
L’ex Cavaliere sembra quindi aver cambiato totalmente opinione sui magistrati che, a sua detta, da sempre lo hanno perseguitato. Nonostante il divieto imposto «Il tribunale di sorveglianza mi ha obbligato a dedicare parte del mio tempo a persone in difficoltà: questa cosa mi ha fatto addirittura piacere perché nella mia vita ho fatto sempre attività di supporto». Lo farò «più che volentieri e cercherò di essere utile», ha aggiunto.
Berlusconi, durante la prima conferenza conferenza stampa dopo cinque mesi per la presentazione delle liste delle Eurpee, è tornato anche[url” sulla decisione della Corte di Strasburgo”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=57016&typeb=0&Strasburgo-nuovo-no-allo-stop-pena-di-Berlusconi[/url], che ha ribadito la sua incandidabilità: «Avere reso impossibile la mia candidatura va a tutto vantaggio della sinistra. E queste vicende hanno una indubbia valenza politica». «È la prima volta – ha detto Berlusconi – che dopo 20 anni non sono candidato. Sono stato sempre il più votato con 3 milioni di voti per ogni elezione. Mi spiace ma non potrò portare il mio contributo, anche se nel simbolo rimarrà il nome di Berlusconi. Questa mia impossibilità di essere votato e di votare accade per un’ingiusta decisione della magistratura per un fatto inesistente».
Sono «certo» che i miei legali «arriveranno ad ottenere un annullamento totale della sentenza» a Strasburgo. L’ex premier ha poi sottolineato che è pronta «un’istanza di revisione con prove documentali e testimoniali assolutamente incontrovertibili».
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