Sottoccupati e disoccupati vittime dell’esclusione sociale. Contro questo fenomeno si è schierato oggi il Papa nell’udienza davanti a oltre 7mila umbri in occasione dei 130 anni delle acciaierie di Terni.
La grave crisi e la disoccupazione, ha detto il pontefice, richiedono “creatività a imprenditori e artigiani coraggiosi”, ma anche “solidarietà” e uno “stile di vita sobrio”. No a un sistema economico che idolatra il denaro e sì alla solidarietà, per uscire da una crisi economica e una disoccupazione che non sono problemi solo nostri ma “un problema europeo”.
Non solo denuncia, però, perché Papa Francesco ha lanciato anche un messaggio di speranza: “non smettete mai di sperare in un futuro migliore, lottate per quello”. Bergoglio ha poi chiesto a chi lo ascoltava di “non lasciarsi intrappolare dal vertice del pessimismo. Se ciascuno fa la propria parte – ha detto ancora il pontefice – se tutti metteranno sempre al centro la persona umana, con la sua dignità, se si considera un atteggiamento di solidarietà e condivisione fraterna, ispirato al Vangelo, si potrà uscire dalla palude di una stagione economica e lavorativa faticosa e difficile”.
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