Ignazio Marino questa mattina ha deposto una corona in ricordo di Valerio Verbano, il giovane ucciso dai Nar il 22 febbraio 1980 nella sua casa, a Monte Sacro. Con il sindaco c’era anche Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione. Durante la cerimonia è stata intonata ‘Bella ciao’ , cantata anche dal primo cittadino, il quale ha detto: “Trentaquattro anni fa moriva in un agguato Valerio Verbano, assassinato neanche ventenne nella sua stessa casa davanti agli occhi della mamma, Carla, che se ne è andata due anni fa senza avere giustizia per suo figlio. Una delle pagine più buie degli anni di piombo nella nostra città”.
Luigi Nieri, vicesindaco di Roma, ha annunciato: “Insieme alla Regione Lazio e al Municipio stiamo lavorando da tempo per trasformare la casa che è stata di Valerio e Carla in un luogo che resti per sempre a disposizione della città e degli antifascisti. Proprio questa settimana ho incontrato l’assessore regionale al Bilancio Alessandra Sartore per stringere i tempi a riguardo. La casa in Via Monte Bianco diventerà un centro di documentazione, un laboratorio sull’antifascismo che conserverà la memoria dell’impegno civile e sociale della famiglia Verbano. Stiamo lavorando con amici e compagni della famiglia per costruire un vero e proprio archivio, uno spazio aperto, proprio come era casa Verbano quando Carla e Valerio erano ancora con noi. Dobbiamo molto a Carla, di cui è importante diffondere l’impegno e i valori, nonché la sua instancabile ricerca di verità sulla drammatica morte del figlio. Speriamo di inaugurare questo luogo di pace al più presto”.